A poco più di un mese dall’inizio della nuova stagione, i Lakers continuano a sondare il mercato alla ricerca di un’ala che possa rappresentare un complemento ideale per Luka Doncic. E secondo l’insider Marc Stein, nel mirino del General Manager gialloviola Rob Pelinka ci sarebbe Andrew Wiggins, finito a Miami lo scorso febbraio nella trade che ha portato Jimmy Butler a Golden State
Marcus Smart, Deandre Ayton, Jake LaRavia. Sono questi i nomi che hanno caratterizzato il mercato estivo dei Lakers, oltre ovviamente all’estensione di contratto da 165 milioni di dollari concessa a Luka Doncic. Sulla carta, quindi, il roster a disposizione di coach JJ Redick per la prossima stagione sembrerebbe essere fatto, ma a quanto pare sulla sponda gialloviola di Los Angeles la porta girevole dello spogliatoio potrebbe non aver ancora smesso di girare. Sempre all’interno del mercato estivo, infatti, i Lakers hanno perso Dorian Finney-Smith, complemento ideale per Doncic che con lo sloveno aveva già giocato con ottimo successo a Dallas. E ora, stando all’insider Marc Stein, il General Manager Rob Pelinka sarebbe alla caccia di un sostituto dell’ala nel frattempo passata a Houston.
Wiggins nel mirino
Nel mirino dei Lakers ci sarebbe ora Andrew Wiggins, che a febbraio è passato da Golden State a Miami all’interno della trade che ha portato Jimmy Butler sulla Baia. L’ex Warriors e Timberwolves, in effetti, avrebbe caratteristiche molto simili a quelle di Finney-Smith, potendo occuparsi dell’esterno avversario maggiormente pericoloso in difesa e rappresentando una buona opzione al tiro dalla lunga distanza sugli scarichi in attacco. Wiggins, inoltre, proprio a Golden State ha già dimostrato di potersi esprimere al massimo livello possibile, come confermato durante le Finals vinte nel 2022 e in cui era stato il migliore degli Warriors dopo Steph Curry. Per strapparlo a Miami, i Lakers potrebbero provare a mettere sul piatto i contratti di Maxi Kleber e Gabe Vincent, aggiungendo magari Dalton Knecht. Non è chiaro quale potrebbe essere la risposta degli Heat, ma i precedenti dimostrano che quando Pelinka si pone un obiettivo di solito non lascia nulla di intentato.