Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

NBA, caso Leonard-Clippers: nuovi dettagli nell’inchiesta sulla sponsorizzazione sospetta

NBA

Il caso era scoppiato la settimana scorsa dopo la denuncia del giornalista Pablo Torre che, nel suo podcast, ipotizzava da parte dei Clippers una manovra per aggirare i limiti del salay cap e pagare Kawhi Leonard più di quanto consentito dall’accordo collettivo che regola i contratti dei giocatori. Ora, sempre secondo Torre, spunterebbe un ulteriore dettaglio a carico dei Clippers, al momento oggetto di indagini interne da parte della NBA

Il caso che vede coinvolti i Clippers, accusati dal giornalista Pablo Torre di aver aggirato i limiti del salary cap per pagare Kawhi Leonard più di quanto consentito dall’accordo collettivo in vigore tra il sindacato dei giocatori e la NBA, si arricchisce di un nuovo dettaglio. A rivelarlo è stato sempre lo stesso Torre all’interno del suo podcast, che nell’ultima puntata ha visto un ulteriore approfondimento riguardante il contratto di sponsorizzazione tra la società Aspiration, nel frattempo interessata da un processo di bancarotta, e la stella ex San Antonio e Toronto. Secondo quanto riportato da Torre, infatti, una tranche da 1.75 milioni di dollari dei pagamenti dovuti da Aspiration a Leonard e relativa al contratto complessivo di 28 milioni di dollari, sarebbe stata in forte ritardo a causa dei problemi finanziari attraversati dall’azienda e che avrebbero poi portato per l’appunto alla sua bancarotta. Secondo quanto riportato da Torre, Dennis J. Wongsocio di minoranza dei Clippers, avrebbe in quel caso investito una cifra di 1.99 milioni di dollari in Aspiration nove giorni prima che la transazione relativa al pagamento di 1.75 milioni di dollari a favore di Leonard andasse effettivamente in porto. Sempre secondo Torre, quindi, questo nuovo dettaglio costituirebbe una ulteriore prova della correlazione tra la sponsorizzazione da parte di Aspiration e i Clippers. Sul caso, nel frattempo, la NBA ha annunciato di avere aperto un’indagine interna.

La posizione della NBA e quella dei Clippers

Subito dopo la diffusione dei risultati dell’inchiesta giornalistica effettuata da Torre, la NBA aveva annunciato l’apertura di un’indagine interna sul caso e, stando a quanto riportato da ‘ESPN’, la lega avrebbe affidato tale indagine ad un noto studio legale con sede a New York. Nel frattempo, i Clippers, pur ribadendo la loro piena disponibilità a cooperare nelle indagini, hanno fin dall’inizio negato alcuna violazione delle previsioni del salary cap. Il proprietario della franchigia Steve Ballmer, che nella denuncia iniziale di Torre avrebbe investito 50 milioni di dollari nel capitale di Aspiration, la scorsa settimana aveva concesso un’intervista a ‘ESPN’ in cui aveva confermato la posizione della franchigia, sottolineando come “Ai Clippers abbiamo agito sempre in maniera corretta e per quanto riguarda gli affari di Kawhi [Leonard], rimangono affari suoi”. In ultimo, durante la conferenza stampa tenuta mercoledì ai margini della riunione del Board of Governors, organismo che riunisce i proprietari delle trenta franchigie della lega, il commissioner Adam Silver aveva dichiarato: “Credo che, come in ogni equo processo, l’onere di fornire delle prove pesi sulla parte accusatrice”. Prove che, a questo punto, dovranno eventualmente essere individuate e fornite proprio dall’indagine interna aperta dalla NBA.

Approfondimento

Leonard-Clippers: sponsorizzazione illecita?

NBA: ALTRE NEWS