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Mercato NBA, caso Kuminga-Warriors: si va verso il contratto che scontenta tutti

NBA

Dopo mesi di stallo nelle contrattazioni tra Jonathan Kuminga e i Golden State Warriors per il rinnovo del contratto, l’agente Aaron Turner ha fatto sapere che il suo assistito è pronto a firmare la qualifying offer di un anno a 8 milioni di dollari, diventando così free agent senza restrizioni tra un anno. "C'è molto potenziale in un accordo del genere, potrebbe scegliere lui dove andare"

Manca una settimana esatta al Media Day che darà il via alla stagione 2025-26 dei Golden State Warriors e al momento ci sono solamente 9 giocatori sotto contratto. Da più di tre mesi infatti non è stata ufficializzata nessuna firma da parte della franchigia della Baia, rimasta impantanata in una lunghissima trattativa con Jonathan Kuminga che ha congelato le firme di Al Horford, De’Anthony Melton e Gary Payton II, tutti in attesa che si risolva la situazione legata al giovane congolese. La situazione sembra però essere in fase di conclusione con una soluzione di compromesso che non fa felice nessuno ma nemmeno scontenta le parti in causa. Secondo quanto detto dall’agente di Kuminga, Aaron Turner, l’idea di accettare la qualifying offer da 8 milioni è quella più probabile: "C’è molto potenziale in un accordo del genere" ha detto al podcast The Hoop Collective di ESPN. "Potrebbe scegliere lui dove andare la prossima estate, perciò la qualifying offer è una soluzione concreta". Accettando quel contratto annuale — seppur ben al di sotto del suo valore di mercato, rinunciando a diversi milioni di dollari nell’immediato — Kuminga avrebbe una "no trade clause" implicita (quindi non potrebbe essere scambiato a una squadra senza il suo assenso) e potrebbe scegliere la sua prossima destinazione nell’estate del 2026 senza alcuna restrizione, mentre in questa estate gli Warriors possono pareggiare qualsiasi offerta gli arrivi — scenario che però non si è concretizzato quest’anno. "La gente dice che il prossimo anno non ci saranno 10 o 12 con abbastanza spazio salariale, ma ce ne saranno 6 con spazio per una delle migliori ali sul mercato. Perciò c’è molto potenziale esplorabile" ha detto Turner.

Le tre offerte di Golden State a Kuminga

Golden State vorrebbe però evitare questo scenario, sia per il rischio di perdere il giocatore a zero tra un anno, sia per il minor valore di mercato di un contratto da 8 milioni in scadenza rispetto a uno da 25 annui. Per questo negli ultimi mesi hanno messo sul tavolo ben tre diverse offerte, secondo quanto riportato da ESPN:

  • Un triennale da 75.2 milioni di dollari con team option per il terzo anno
  • Un biennale da 45 milioni di dollari con team option sul secondo anno
  • Un triennale da 54 milioni di dollari senza opzioni.

Kuminga e il suo rappresentante hanno indicato nella prima soluzione (quella più remunerativa) la loro preferita, ma chiedendo che la team option venga trasformata in una player option. "Se gli Warriors vogliono vincere subito, avere un giocatore felice e trattato giustamente per essere una parte importante della squadra in futuro, devono darci la player option" ha detto Turner. "Perdono un po’ di valore di mercato, non è un accordo perfetto, ma è un contratto piuttosto buono e tutti noi volteremmo pagina pensando solo a vincere, aiutando Steph Curry. Poi se tra due anni vuoi tenerlo, hai i Bird Rights per firmarlo. E se lo tratti bene e gli mostri il piano pensato per lui, magari puoi tenerlo. La player option non è perfetta, ma nessuno in questo accordo può ottenere tutto ciò che vuole. Se chiedete a JK, lui vuole il contratto di Jalen Green [3 anni a 105 milioni di dollari, ndr] e di Jalen Johnson [150 milioni in cinque anni, ndr]. Ma sa che non li otterrà". La situazione più ingarbugliata dell’estate è vicina alla sua conclusione, e con ogni probabilità scontenterà tutti.

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