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NBA, Warriors e Kings tornano a parlare di Kuminga: l’ostacolo è il contratto di Monk

NBA

La telenovela che riguarda la possibile estensione contrattuale di Jonathan Kuminga a Golden State, che ha caratterizzato tutta l’estate bloccando di fatto il mercato degli Warriors, sembrerebbe essere vicina alla sua conclusione. Secondo quanto riportato da ‘The Athletic’, infatti, sarebbero riprese le trattative con Sacramento per impostare un’operazione di sign-and-trade, anche se rimarrebbe il problema della contropartita offerta dai Kings

La parola fine alla intricatissima vicenda con protagonista Jonathan Kuminga potrebbe finalmente essere arrivata al suo epilogo. Dopo oltre tre mesi di trattative, voci, dichiarazioni, smentite e passi falsi, infatti, Golden State e Sacramento sarebbero vicine all’accordo per mettere in piedi un’operazione di sign-and-trade che porterebbe il congolese ai Kings. A riportarlo è ‘The Athletic’, che citando fonti interne alle due squadre racconta di un interesse mai sopito da parte di Sacramento e di un riaccendersi di una trattativa già abbozzata nelle scorse settimane. Kuminga, restricted free agent, non ha fin qui trovato alcun accordo con il front office dei Dubs e avrebbe palesato il suo gradimento per un trasloco altrove. I Kings, come detto, sono disponibili ad accollarsi un triennale da 63 milioni di dollari complessivi. Il nodo, però, resta la contropartita che andrebbe a Golden State.

Il nodo Monk

L’offerta di Sacramento, infatti, consiste in una prima scelta al Draft del 2030 (protetta in zona Lottery) e in Malik Monk. L’ex anche di Lakers e Hornets, però, non rientra nei piani di coach Steve Kerr, che nel ruolo di guardia si ritiene già ampiamente coperto, e porta con sé un contratto di fatto identico a quello che i Kingsconcederebbero a Kuminga, e quindi con 60 milioni di dollari complessivi da qui al 2028. Per Golden State, quindi, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico l’idea sarebbe quella di scambiare subito Monk mandandolo in un’altra squadra. Solo che Monk, a quanto pare, non godrebbe di grande appeal sul mercato, e quindi il suo inserimento nell’operazione tra Kings e Warriors continua a essere un ostacolo importante

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