Steve Kerr comincerà la stagione 2025-26 con il contratto in scadenza e, per sua stessa ammissione, non intende discutere il rinnovo prima della prossima estate. "Sono molto a mio agio nel cominciare la stagione col contratto in scadenza, ma ha senso per me e per l’organizzazione vedere come saremo messi la prossima estate"
I Golden State Warriors hanno fatto in modo che i contratti delle tre superstar Steph Curry, Jimmy Butler e Draymond Green siano tutti in scadenza nel 2027, ma c’è un’altro pilastro dell’organizzazione il cui contratto è in scadenza tra meno di 12 mesi. L’accordo che lega coach Steve Kerr alla franchigia che guida dal 2014 arriva infatti fino al 30 giugno del 2026, ma per bocca dell’allenatore quattro volte campione NBA non c’è alcuna intenzione di discutere un rinnovo ora. "Sono molto a mio agio nel cominciare la stagione col contratto in scadenza" ha detto in conferenza stampa. "Sono allineato col GM Mike Dunleavy e col proprietario Joe Lacob. Ne abbiamo parlato, non c’è motivo di discuterne o di preoccuparsi. Siamo a un punto della nostra relazione per cui possiamo aspettare e vedere come saremo messi a fine anno".
Solitamente un coach non comincia la stagione con il contratto in scadenza, anche per avere più "potere" nei confronti dello spogliatoio, ma Kerr ha alle spalle una storia così importante da renderlo diverso da tutti gli altri. "Amo il mio lavoro" ha detto. "Amo quello che faccio ogni giorno. Non vedo l'ora di arrivare al lavoro e spero di rimanere qui per qualche altro anno. Ma penso che abbia senso per l'organizzazione e per me vedere come saremo messi alla fine dell'anno. Speriamo che questo significhi tornare qui e continuare con questo gruppo perché sarebbe fantastico. Ma mi piace il fatto che possiamo fare come vogliamo. Non mi aspetto che ci siano trattative nel corso dell’anno, né mi preoccupa. Non ci penso e basta. Ha senso per tutti aspettare. Se dovrà finire, sarà comunque in maniera positiva, nel modo giusto. Se avrà senso per me continuare, continuerò; se avrà senso per la squadra cambiare, non ci sarà altro che gratitudine e affetto. Renderà tutto più semplice. Vedremo come saremo messi tra un anno".