Si pensava che avrebbe saltato la opening night del 21 ottobre, ma che sarebbe potuto tornare in campo già a inizio novembre. Invece - secondo le indiscrezioni riportate da Shams Charania di ESPN - i tempi di recupero della superstar gialloviola paiono allungarsi
Inizialmente - al momento dell’infortunio, annunciato il 9 ottobre - la prognosi per il guaio fisico che sta fermando LeBron James era attorno alle 3-4 settimane. Ora però da Los Angeles voci attorno alla società fissano per metà novembre il ritorno in campo della superstar gialloviola, alle prese con un problema di sciatica. A fine ottobre James verrà rivalutato dallo staff medico dei Lakers, ma si pensa che il suo esordio stagionale possa avvenire solo attorno alla metà del mese prossimo, adottando un approccio molto cauto a un infortunio che contempla anche l’infiammazione al nervo sciatico, verso il quale si vogliono adottare tutte le precauzioni del caso. A metà novembre i Lakers saranno sul punto di terminare una trasferta di cinque gare lontano da Los Angeles, che li vedrà in campo il 14 a New Orleans e il 15 a Milwaukee. E seppure un ritorno per la sfida diretta contro Zion Williamson o contro Giannis Antetokounmpo sia affascinante, i Lakers potrebbero anche permettere a LeBron di non viaggiare con la squadra per restare a Los Angeles a curarsi meglio, e mettere nel mirino la prima gara interna dopo il lungo viaggio prevista per martedì 18 novembre contro gli Utah Jazz.
I Lakers inizieranno il loro campionato con la sfida a Steph Curry e ai Golden State Warriors (diretta Sky alle 4 nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 ottobre), prima di affrontare, sempre in casa, Minnesota. Poi saranno impegnati in trasferta in 9 delle successive 12 gare, e per alcune di queste dovranno fare a meno del loro n°23, che per la prima volta nella sua carriera dovrà assistere al via del campionato in borghese dalla panchina.