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NBA, Jordan: "Il load management non dovrebbe esistere, si gioca per i tifosi"

NBA

Nel secondo appuntamento del suo ‘MJ: Insights to Excellence’, spazio in cui commenterà la stagione NBA per NBC, Michael Jordan ha voluto dire la sua sulla pratica di dosaggio delle partite giocate a cui molte stelle di oggi si attengono per preservare la propria integrità fisica. Per la leggenda dei Bulls, che in carriera ha giocato anche in condizioni più che precarie, di dovrebbe sempre scendere in campo per soddisfare chi paga il biglietto, anche se dagli spalti tifa contro o inveisce

Non che sull’argomento ci potessero essere poi molti dubbi, perché una delle caratteristiche che hanno reso leggendario Michael Jordan è stata proprio la testarda volontà di giocare sempre e comunque, anche quando era ben lontano dalla forma fisica ideale o a rischio di infortunarsi. Nella notte, però, l’ex stella dei Bulls ha voluto dire la sua sul cosiddetto load management, ovvero sull’abitudine ormai consolidata da parte di molte stelle della NBA di dosare le gare giocate durante la regular season per preservare il proprio corpo e le energie necessarie per dare il meglio dai playoff in poi. E Jordan, all’interno del suo nuovo spazio su NBC che lo vede nel ruolo di commentatore, come d’abitudine non ha usato mezzi termini: “Il load management? Non dovrebbe nemmeno esistere, i giocatori non ne dovrebbero aver bisogno”.

MJ e l’amore per il gioco e per i tifosi, anche quelli avversari

Io non volevo mai saltare nemmeno una partita, perché ogni partita era un’occasione di dimostrare qualcosa” ha poi spiegato Jordan, “i tifosi erano venuti al palazzetto per vedermi e io volevo far divertire quel tizio su nelle ultime file che con ogni probabilità si era fatto in quattro pur di comprare il biglietto per la partita”. A MJ, insomma, non sembra affatto giusto deludere i tifosi, anche quelli avversari: “E provavo la stessa cosa anche per chi magari veniva al palazzetto per urlare contro di me, perché volevo zittirlo”. Per Jordan, prima di ogni cosa, dovrebbe esserci l’obbligo morale di soddisfare chi ha pagato cifre spesso esorbitanti per assistere ad uno spettacolo: “Se la gente viene a vederti, tu hai il dovere di esserci e io questo dovere l’ho sempre avvertito e rispettato”.

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