Le 25 partite NBA di Natale che non possiamo scordare

"I won’t be with my family on Christmas, unfortunately. They’re not even here [in Ohio] right now. They’re in L.A. right now, actually. So, no, we have no traditions. If I can get a home game on Christmas, then we’ll have a tradition" – LeBron James a ESPN, 2015 "Christmas meant being at home with the family and having a game we always won. That was a perfect Christmas to me". – Jack Ramsay a Jeff Eisenberg, 'Christmas Tradition', The Riverside Press-Enterprise, 24 dicembre 2009 Natale con i tuoi. Quando si dice la tradizione. La NBA l’ha inaugurata nel 1947, alla sua seconda stagione. E da allora, dei 78 Christmas Day giocati in 79 anni , LeBron James – recordman per presenze, punti totali e di media , con career-high di 39 ai Nets nel 2021 – ne ha giocati 19 – che in cartellone non manchino mai i campioni uscenti. A differenza delle ancor più tradizionali Thanksgiving Games della NFL , non ci sono però avversari fissi. Anzi, gli alti papaveri a Fifth Avenue si piccano di saper individuare con abbondante anticipo, sin dalla stesura dei calendari in genere a metà agosto, le sfide da trasmettere il 25 dicembre fra le squadre più forti e, infortuni permettendo, con in campo le maggiori superstar. Presenti e future. Qui, a ritroso e senza pretese di esaustività né graduatorie, un personalissimo taccuino tommasiano dei 25 più memorabili 25 dicembre NBA e degli sfavillanti doni portati da quei Santa Claus spesso griffati, per l’occasione, Special Christmas. Se possibile, anche nei rari minuti in panchina . 2023 – Natale fuoricasa di Luka Phoenix Suns - Dallas Mavericks 114-128 Luka Dončić referta a modo suo al Footprint Center l’antica filastrocca jugoslava: anziché "sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un unico Tito": 50 punti , 15 assist, sei rimbalzi, quattro recuperi, tre stoppate e un unico 'Luka Magic', il solo a mettere insieme tali cifre in una gara NBA. Come non bastasse, tirando col 50% dall’arco eguaglia nello stesso giorno di Grayson Allen il record natalizio di otto triple segnate . Peace, Joy, Love. Ma meglio non invitarlo. 2022 – Jokić, più Grinch che Joker Denver Nuggets - Phoenix Suns 128-125 Poveri Suns, sempre loro, scherzati seppure all’overtime e da ospiti alla Ball Arena da un Nikola Jokic indemoniato: 41 punti, 15 rimbalzi e 15 assists. 'The Joker' è il terzo nella storia a scrivere almeno 40/15/15 in una partita di regular season NBA. Come lui solo Oscar Robertson e James Harden . Guastafeste. 2021 – Giannis, il miracolato di Natale Milwaukee Bucks - Boston Celtics 117-113 Al Fiserv Forum, rimonta mozzafiato dei campioni in carica, sotto di tredici a -6’ dalla fine dopo aver sempre inseguito fino alla tripla di Wesley Matthews a 30.3 secondi dalla sirena. Giannis Antetokounmpo, fermo 10 giorni e con 5 gare saltate per protocollo 'health and safety' perché positivo al Covid-19, chiude da top scorer con 36 punti , di cui 29 nel secondo tempo, 12 rimbalzi, 5 assist e due stoppate in 30’. E meno male che fino alla vigilia non aveva potuto allenarsi. 2018 – Kyrie eleison Boston Celtics - Philadelphia 76ers 121-114 Al TD Garden, l’epitome del clutch. Il suo show da 40 punti e 10 rimbalzi Kyrie Irving comincia a chiuderlo a 20” dalla fine del quarto periodo infilando in faccia a JJ Redick il jumper in fadeaway del 108-pari che manda la gara all’overtime. Poi ecco il numero – è il caso di dirlo – supplementare: Philly segna i primi cinque punti, e lui risponde con due triple, di cui una dai nove metri, per il definitivo +7 dei Celtics. Kyrie, appunto, "abbia pietà". 2016 – KI, lui e l’Altro Cleveland Cavaliers - Golden State Warriors 109-108 Alla Quicken Loans Arena, de nuevo tu: la prima dei Cavs campioni contro gli Warriors, sconfitti a giugno nella più grande rimonta nella storia delle Finals . Sotto il vischio, si replica. Indietro di 14 all’inizio dell’ultimo quarto, Cleveland rimonta e sorpassa di uno a 3.4 secondi dalla fine sul jumper in avvitamento di un Kyrie Irving ganziano : 25 punti, 10 rimbalzi e sei assist più il record natalizio di sette recuperi. Oscurati i 36 punti e 15 rimbalzi del top scorer Kevin Durant per Golden State e i 31+13 di LeBron James per i Cavaliers. Secondo violino a KI? 2016 – Russ, non abbiamo un problema Oklahoma City Thunder - Chicago Bulls 96-105 Alla Chesapeake Energy Arena , duplice losing effort della strana coppia Durant-Westbrook, da quattro anni già orfana del 'Barba' James Harden con cui i 'Three Amigos' persero la finale 2012: Kevin referta 29 punti, 9 rimbalzi e sette assist; Russell 26+7+8 più sei recuperi. Vero, c’è chi di recuperi natalizi ne ha fatti di più, ma 'Russ' sul tema è meglio lasciarlo stare: 29 in carriera, leader all-time su LBJ e Scottie Pippen . Neppure in punti e assist è uno che scherza, ma mai state le cifre il Problema di Russ. O forse sì? 2011 – Se è Rose, fiorì… Los Angeles Lakers - Chicago Bulls 87-88 Causa lockout, il Christmas Day è l’opener per entrambe. L’MVP uscente più giovane di sempre ci ricorda chi e che cosa è stato, e cosa sarebbe potuto diventare, se non fosse stato per i crack al crociato sinistro nei playoff 2012 e al menisco destro nel 2013. A 4.8 secondi dallo scadere segna il canestro decisivo che espugna lo Staples Center, coronando così la rimonta dei Chicago Bulls dal -11 a meno di 4’ dalla fine. Certo, lo ha aiutato lo stoppone di Luol Deng sull’avemaria di Kobe Bryant sulla sirena. A incrociarlo da vicino il 7 aprile 2019 al Target Center di Minneapolis, ancora in riabilitazione da un infortunio, ti chiedi come quell’1.90 per 91 kg sia riuscito a sopravvivere. Poi capisci: talento pari alla pura cazzimma Chicagoan. Eterna fitta al cuore, D-Rose: che cosa ci siamo persi… 2011 – Ventelli di passione Golden State Warriors – Los Angeles Clippers 86-105 Anche alla Oracle Arena di Oakland è opener per entrambe causa lockout, e crolla un record che resisteva da 31 anni. Ma da un Jordan che non ti aspetti: DeAndre assesta otto stoppate nella vittoria sugli Warriors. Elvin 'Big E' Hayes, nel 1980 si era fermato a sette nel 109-94 dei suoi Washington Bullets sui New Jersey Nets. Idem nel 2018 per Rudy Gobert nel 117-96 dei suoi Utah Jazz sui Portland Trail Blazers. A parte l’ottobello spadellato in parterre da 'Bam Bam' , a rubare l’occhio è però il resto della 'Lob City', l’allegra compagnia degli alley-oop, tutta sul ventello: non solo Blake Griffin e Chris Paul ma pure Chauncey Billups . 2010 – Presagi di futuro Los Angeles Lakers - Miami Heat 80-96 È il quinto Christmas Day per LeBron James, il primo in maglia Heat e il secondo consecutivo a Los Angeles contro i Lakers. Il Prescelto lo termina sbancando lo Staples Center con 27 punti, 11 rimbalzi e 10 assist: primo in 40 anni e quarto di sempre in tripla doppia a Natale dopo Oscar Robertson , John Havlicek e Billy Cunningham . Poi verranno Westbrook , Draymond Green , Kemba Walker e James Harden , Nikola Jokić e Austin Reaves . Tempo otto anni e per LBJ quella sarà casa. Quanto ai suoi Christmas Day angeleni, sono già sette di cui solo 4 con regali aperti sotto l’albero la mattina prima di giocare: derby vinto 106-111 dai Clippers nel 2019, 138-115 su Dallas nel 2020 e, al terzo Natale in fila come Crypto.com Arena, sconfitta 115-126 contro Boston nel 2023. 2010 – Per KD è sempre Natale Oklahoma City Thunder Denver Nuggets 114-106 Quarto all-time per punti totali e decimo per media , terzo con Steph Curry per triple segnate , Kevin Durant inscena forse il migliore dei suoi 12 Christmas Day, di cui 11 oltre il ventello. Alla Oklahoma City Arena altro che lascia, KD raddoppia: dice 44 senza nemmeno tirar fuori la lingua, spesso velenosa se non biforcuta. E il bello è che di quei 342 punti solo il 23% arriva dall’arco, con un 41,2% che supera la sua media in carriera e non troppo lontano dal suo massimo, il 45% del 2020-21. Per un membro onorario dell’esclusivo club del 50-40-90, la sede non chiude mai. Specie a Natale. 2008 – Finita la striscia, non la Storia Los Angeles Lakers - Boston Celtics 92-83 Come mini-rivincita per le Finals appena perse i Lakers interrompono a 19 la striscia vincente dei Celtics 17 volte campioni. Phil Jackson diventa il sesto allenatore con mille vittorie in carriera, dopo Lenny Wilkens, Pat Riley, Don Nelson, Jerry Sloan e Larry Brown. E il più veloce a raggiungerle e con Jack Ramsay il più vittorioso a Natale: 11-7 nei Christmas Day per 'Coach Zen', 11-3 per il guru del titolo ai Blazers del 1977. In campo, nel gioco delle coppie, al solito vince chi fugge: 47 punti e 14 rimbalzi per Kobe Bryant & Pau Gasol, 42+19 per Kevin Garnett & Paul Pierce. Per la rivincita-maxi, il loro sedicesimo stendardo, i Lakers dovranno però attendere il 2010: 4-3 in rimonta dal 2-3 e Gara-7 vinta 83-79 in casa sui rivali di sempre. Never Ending Story. 2006 – Two-Wade, l’anti-Mamba Miami Heat - Los Angeles Lakers 101-85 Alla American Airlines Arena l’unica partita di quel Natale. Sì, ma che partita. Se non the best two-way Christmas Day game ever, qualcosa di molto vicino. Merito soprattutto di Dwyane Wade, che di là segna 40 punti e di qua limita Kobe Bryant a 16 . In più ìFlash' ci mette 11 assist, 4 rimbalzi, 4 recuperi e altrettante stoppate. Non stupisce che i Lakers non siamo mai passati in testa. Chi ha detto che a Natale non si difende?! Wade poi in quei dì di festa si esaltava: terzo più presente , secondo più vittorioso dietro il suo amicone LBJ , quarto per punti , recuperi e – rischi del mestiere – palle perse , quinto per assist . Per non dire delle sue medie: 24.1 punti , 5.3 rimbalzi, 6.2 assist e 1.8 recuperi. Il suo filmone di Natale? Una poltrona per uno. Lui. 2004 – Shaq vs Kobe, non c’eravamo tanto amati Los Angeles Lakers - Miami Heat 102-104 Un caso di Scola la prima da avversari fra Shaquille O’Neal e Kobe Bryant dopo il passaggio, in offseason, dello stesso Shaq dai Lakers agli Heat. All’overtime Miami allunga a 11 la striscia di vittorie ed entrambi i suoi big chiudono in doppia-doppia: 24 punti e 11 rimbalzi per O’Neal, 29 punti e 10 assist per Dwyane Wade. Contro il più illustre e mai amato ex, losing effort da 42 punti – forse il suo miglior Christmas Day oltre al 38-5-7 nel 122-115 sui Suns del 2007 – per il Black Mamba, secondo realizzatore all-time , quarto per assist , quinto per recuperi ma anche primo per palle perse totali e in partita . Shaq invece è leader per stoppate , terzo per presenze e rimbalzi e settimo per punti . Pensate se anche a Natale tutti avessero preteso come i Clips, il 6 marzo 2000, giorno del suo 28° compleanno, i 5000 dollari per i 12 biglietti alla sua claque. "Whaaat?!" E via l’ 'assegnino' da 61 + 23 spiccioli carambolati e 3 in mance. "Don’t ever make me pay for tickets!". 2003 – Un T-Mac di traverso a LeBron Orlando Magic - Cleveland Cavaliers 113-101 Battesimo del fuoco il primo Natale NBA dell’imberbe LeBron James. Tracy McGrady gli dà il benvenuto con 41 punti , 11 assist, 8 rimbalzi e tre recuperi. Il Prescelto risponde con 34 punti , 6 assist, 2 rimbalzi e altrettanti recuperi. All’overtime però sbaglia tutti i suoi quattro tiri, mentre T-Mac segna 5 punti e innesca 7 dei 16 punti dei Magic nell’overtime. Non siamo a Buckingham Palace, e il Changing of the… Forward is in the air. È solo rimandato. 1995 – L’ultimo ballo del Mattone Orlando Magic - Houston Rockets 92-90 Per la prima volta le ultime finaliste si affrontano al Natale successivo. Penny Hardaway firma 22 punti, 10 assist e infila, a tre secondi dalla fine, il canestro che batte i campioni uscenti. Anche il suo sodale Shaquille O’Neal ne segna 22, con l’aggiunta di 18 rimbalzi e 5 assist nello scontro fra titani dell’area con Hakeem Olajuwon . Magra ma gustosa rivincita per una delle squadre più divertenti all’epoca – iconica la combo Penny & Shaq più l’eterno scontento Horace Grant – epperò mai guarita dalla sindrome di Nick 'the Brick' . Ah, in quel Natale: per lui zero viaggi in lunetta. Per chi crede alle coincidenze. 1994 – Pippen, re per una notte Chicago Bulls - New York Knicks 107-104 In Gara-7 delle finali a Est nel 1990 contro i Detroit Pistons, Scottie Pippen quasi non ci vedeva più per l’emicrania, ma stavolta è lui a farla venire ai New York Knicks. Gioca tutti i 53’ e chiude con 36 punti , 16 rimbalzi, 3 assist, 5 recuperi e le decisive due stoppate all’ultimo secondo. Sono gli ultimi Bulls senza Michael Jordan, che a marzo 1995 rientrerà dai sabbatici 18 mesi sul diamante. E anche se essere primo violino non sarà mai nelle sue corde, sai che gusto, per 'Da Pip' , vestire i panni del re. Almeno per una notte. 1986 – Ewing like Mike New York Knicks - Chicago Bulls 86-85 La prima di MJ a Natale la decide Pat. Jordan fa Jordan, top scorer col trentello tondo , ma sulla sirena Ewing firma il sorpasso dopo il tiro sbagliato del compagno Trent Tucker. È l’atto di nascita ufficioso di una delle più dure Rivalries non solo dell’epoca, Bulls vs Knicks: sei serie di battaglie nei playoff tra il 1989 al 1996, con Chicago vittoriosa in cinque. L’unica vinta da New York le semifinali a Est del 1994, durante il primo ritiro di Jordan. Solo un caso? Mmmhhh… 1985 – “The Christmas Miracle at Garden” New York Knicks - Boston Celtics 113-104 Se non a Natale, quando? Il miracolo avviene non sulla 34ª Strada, ma tra la 31ª e la 33ª e la 7ª e l’8ª Avenue: al Madison Square Garden. Ed è la rimonta al doppio overtime dal -25 dei Knicks, trascinati dalla super matricola e top scorer Patrick Ewing . Ai Celtics non bastano i 'Big Three' tutti oltre il ventello e in doppia-doppia: Larry Bird , Kevin McHale e Robert Parish . Effimera magia natalizia: New York finirà la regular season a 23-59, Boston a 67-15 verso il suo terzo e ultimo titolo del decennio. 1984 – King, la paura fa 60 e l’amaro Sugar New York Knicks 114 - New Jersey Nets 114-120 Ancora al Garden, ma l’anno prima altro che miracoli: Bernard King, profeta in patria, ne rifila 60 nel derby coi Nets. La più grande prestazione realizzativa in un Christmas Day. Terzo al cinquantello o oltre , re Bernardo ne mette 40 nel solo primo tempo e chiude con 19/30 su azione e 22/26 ai liberi. Nella ripresa però New Jersey, guidata dal compianto Michael Ray Richardson , riemerge dal -16 e vince di sei. Oh, Sugar, Sugar… 1972 – ‘Tiny’ Archibald, piccolo è bello Kansas City-Omaha Kings - Milwaukee Bucks 99-104 È l’annata magica di Nate Archibald, primo e unico a guidare la lega in punti e assist nella stessa stagione. I suoi Kings perdono, ma 'Tiny' si consola eguagliando il record di assist natalizi di Guy Rodgers . Non contento, Archie il maggiordomo ne serve 16 tre anni dopo: altra sconfitta, 122-111 all’Arizona Veterans Memorial Coliseum, casa dei Phoenix Suns. Allora ditelo… 1966 – I 50 Special di 'Barry Christmas' Cincinnati Royals - San Francisco Warriors 112-124 Di Guy Rodgers primo recordman di assist natalizi s’è scritto, Rick Barry dei Warriors diventa invece il secondo a segnare 50 punti a Natale dopo Wilt Chamberlain 1961. In 47’ in campo al Cincinnati Gardens, 'The Miami Greyhound' tira col 19/35 su azione e 12/13 in lunetta. E ci aggiunge pure 6 rimbalzi e 4 assist. Ai Royals non basta un Oscar 'Big O' Robertson da 38 punti, 3 rimbalzi, 6 assist. Calembour facilino: Barry Christmas. 1963 – Go West, Show Must Go 'In' New York Knicks - Los Angeles Lakers 126-134 Jerry West sbanca da top scorer il Garden III con uno show da 47 punti – allora quarto high all-time natalizio – con 19/30 da due e 9/11 ai liberi. Oscurato come tre anni dopo il povero 'Big Ho-Ho' Robertson, che nell’altra partita di quel 25 dicembre va in tripla doppia da 37 punti 15 rimbalzi e 16 assist. E stavolta, al Cincinnati Gardens, i Royals vincono pure: 113-107 sui St. Louis Hawks. Calembour facilissimo: Jerry Christmas. 1961 – Ciambellano senza buco New York Knicks - Philadelphia Warriors 136-135 Il primo a scollinare il cinquantello natalizio? E chi se non l’ineffabile Chamberlain, che segna 59 punti e arpiona 36 rimbalzi, altro record natalizio, ma perde di uno al doppio overtime: più Wilt di così… Due anni prima ne aveva tirati giù 34 e a fine carriera saranno 152, quarto di sempre per carambole dopo Bill Russell , Wes Unseld e Shaq . Il suo primato realizzativo durerà invece 23 anni, fino ai 60 di Bernard King nei Knicks dell’1984. Dall’altra parte, alla corte del Gran Ciambellano, chi si ricorda dei 40 del pur vittorioso vassallo Richie Guerin? Nooobody. 1961 – Elgin vs Big O: lui è più forte di me Los Angeles Lakers - Cincinnati Royals 141-127 Stessa Natale, altro scontro fra giganti: 40 tondi a testa per Elgin Baylor dei Lakers e Oscar Robertson dei Royals. La spunta il compianto gialloviola, dal 2018 giustamente omaggiato con tanto di statua non equestre ma in bronzo su Plaza Street di fronte alla Crypto.com Arena a Los Angeles. 'Big O' ci spruzza sopra pure 17 assist e 12 rimbalzi nella seconda delle sue 4 triple doppie nel Christmas Day, record all-time. Quell’intera stagione 'Big O' la chiuderà in tripla doppia di media a 30.8 punti, 12.5 rimbalzi e 11.4 assist. Primo a riuscirci. Poi arriveranno Russell Westbrook, addirittura 4 volte , e Nikola Jokić a Denver nel 2023-24, ma – fidatevi – in tutt’altra NBA. 1957 – Schayes: sei forte, papà Syracuse Nationals - New York Knicks 134-130 All’Onondaga War Memorial, i 33 punti di Ray Felix dei Knicks, ufficiosamente uno dei primi settepiedi della lega , vengono oscurati da quelli di Dolph Schayes, indimenticata leggenda dei Nats. Decenni dopo il suo ritiro, nella lega circolava una battuta su padre e figlio, prima scelta assoluta degli Utah Jazz al Draft 1981 e poi buon centrone di sette squadre in 18 stagioni NBA: "Bravino quel Danny, ma papà Dolph è un’altra cosa". È, non era, anche quell’età. E se una battuta devi spiegarla, è perché non fa ridere.

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Christian Giordano