Largo alla palla, il popolo chiede solo la A

Olimpiadi
Lancio di pomodori obbligato alle Olimpiadi: il calcio incombe...
olimpiadi_di_pachino_sky_it

OLIMPIADI DI PACHINO / Ultimi giorni a Pechino, con la testa ormai al campionato che sta per iniziare. La grande fame sta per placarsi...

di PAOLO PAGANI

Lo suggeriva già Giuseppe Verdi: "Torniamo all'antico, sarà un progresso". Meno 11. Suppergiù. Ma no: cosa avete capito? Non alla fine delle Olimpiadi. Meno 11 all'unica cosa che conta sul serio: la A. Che comincia fra poco. E che non è, per noi italianuzzi, importante: di più. Va bene. C'è ancora da godersi qualche medagliozza possibile pechinese: la boxe, la Sensini e chissà quale altra diavoleria minore pronta a farsi dimenticare nel giro di una settimana scarsa. Le Venti, intese come squadre, sono bell'e pronte. Amichevoli estve, con seguito obbligato di infortuni e polemiche, già alle spalle. Coraggio, ci siamo. Mercato, schemi, sogni. Ripassate le "rose": l'estate sta finendo.

E finalmente gli aficionados possono smettere di fingere. Come l'orgasmo femminile, anche quello olimpico durato l'insonnia di dieci notti è stato difatti una finzione. Parliamoci chiaro. Niente di nuovo: ma di Pellielo, della Cainero, del bronzo maschile nella spada, eccetera eccetera, chi di voi avrà memoria sabato 30 agosto, quando il calendario di A squadernerà in tinello il primo anticipo?

Allora prepariamoci ai vari Fiorentina-Juve o Milan-Bologna o Samp-Inter con mente sgombra. Come il celebre Fantozzi del rutto libero, quello che in barba a ogni galateo pubblico si apprestava a fruire della massima goduria privata pazientemente attesa, così tutti noi volgiamoci all'imminente richiamo pallonaro con la devozione dovuta all'Avvento del Messia. Basta inni, basta processi alla tappa notturni, basta nomi sconosciuti di discipline improbabili. Torna, o serie A, riempi le nostre chiacchiere d'ufficio, allenta i freni inibitori, scatena il Ronaldinho che è in noi. Hai voglia, prima di Londra 2012, quanto c'è meravigliosamente da litigare in ascensore sulla moviola o il pagellone. Meno 11, poi tutti riversi sul manto erboso. Si ricomincia. Finalmente, a casa.
PAOLO PAGANI
SKY Sport-web-editor-in-Chief