Vancouver si fa in due: ecco la prima Olimpiade bilingue
OlimpiadiInglese e francese sono le due lingue ufficiali del Canada dal 1969 e il comitato organizzatore non vuole deludere nessuno. Per questo già dalla cerimonia di apertura dei Giochi sentiremo l’inno canadese in duplice versione. Ma non solo...
di Luca Di Garbo
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“Welcome to Vancouver”, ma anche “Bienvenue”. Sarà questo il saluto delle Olimpiadi all’insegna del bilinguismo. Inglese e francese sono infatti le due lingue ufficiali del Canada dal 1969, anno in cui venne stabilita per legge la diffusione dei servizi governativi in entrambe le lingue. Ma inglese e francese sono anche le lingue ufficiali del Movimento Olimpico, così come riporta l’articolo 24 della Carta del 1894.
E’ per questo che il comitato organizzatore di Vancouver 2010 ha voluto - per la prima volta nella storia dei Giochi - dar vita a una sorta di esperienza olimpica bilingue siglando dei protocolli di collaborazione con i comitati francofoni del Canada con l’obiettivo di mostrare e valorizzare la dualità linguistica del paese. Sono 7 milioni (su un totale di 33 milioni) i francofoni nel paese e circa il 25% degli atleti canadesi impegnati nella rassegna olimpica proviene dalla provincia francofona del Quebec.
Gli spettatori, gli atleti e i media saranno accolti a Vancouver da una squadra di 3.500 volontari riconoscibili da una spilla con su scritto “Bonjour”. Servizi e segnaletica, ma anche assistenza medica e comunicazioni di carattere generale saranno sia in inglese che in francese. Anche gli eventi culturali che avranno luogo in tutta la regione durante il mese di febbraio e marzo vedranno esibizioni di artisti anglofoni e francofoni. A questa esperienza non si sottrae il merchandising con l’85% dei gadget in vendita con il logo delle Olimpiadi stampato in entrambe le lingue.
Il primo impatto con questa esperienza olimpica bilingue si avrà già alla cerimonia di apertura con l’esecuzione dell’inno nazionale canadese in duplice versione. Un inno che ha la caratteristica di avere la stessa musica (ascoltalo), lo stesso titolo, ma parole dal significato diverso. L’originale francese è del 1906, mentre quello inglese ha assunto la sua versione definitiva solo nel 1980.
Ma le Olimpiadi offrono al Canada l’opportunità di mostrare anche la propria diversità e ricchezza multiculturale. Le televisioni canadesi trasmetteranno infatti i Giochi in ben 22 lingue diverse, dal mandarino all’ucraino, dalla lingua aborigena all’italiano. Ogni lingua è espressione del ricchissimo mosaico culturale del Canada, un paese in cui convivono pacificamente comunità provenienti da tutte le parti del mondo, riaffermando così il significato simbolico dei cinque cerchi olimpici. De Coubertin avrebbe apprezzato.
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“Welcome to Vancouver”, ma anche “Bienvenue”. Sarà questo il saluto delle Olimpiadi all’insegna del bilinguismo. Inglese e francese sono infatti le due lingue ufficiali del Canada dal 1969, anno in cui venne stabilita per legge la diffusione dei servizi governativi in entrambe le lingue. Ma inglese e francese sono anche le lingue ufficiali del Movimento Olimpico, così come riporta l’articolo 24 della Carta del 1894.
E’ per questo che il comitato organizzatore di Vancouver 2010 ha voluto - per la prima volta nella storia dei Giochi - dar vita a una sorta di esperienza olimpica bilingue siglando dei protocolli di collaborazione con i comitati francofoni del Canada con l’obiettivo di mostrare e valorizzare la dualità linguistica del paese. Sono 7 milioni (su un totale di 33 milioni) i francofoni nel paese e circa il 25% degli atleti canadesi impegnati nella rassegna olimpica proviene dalla provincia francofona del Quebec.
Gli spettatori, gli atleti e i media saranno accolti a Vancouver da una squadra di 3.500 volontari riconoscibili da una spilla con su scritto “Bonjour”. Servizi e segnaletica, ma anche assistenza medica e comunicazioni di carattere generale saranno sia in inglese che in francese. Anche gli eventi culturali che avranno luogo in tutta la regione durante il mese di febbraio e marzo vedranno esibizioni di artisti anglofoni e francofoni. A questa esperienza non si sottrae il merchandising con l’85% dei gadget in vendita con il logo delle Olimpiadi stampato in entrambe le lingue.
Il primo impatto con questa esperienza olimpica bilingue si avrà già alla cerimonia di apertura con l’esecuzione dell’inno nazionale canadese in duplice versione. Un inno che ha la caratteristica di avere la stessa musica (ascoltalo), lo stesso titolo, ma parole dal significato diverso. L’originale francese è del 1906, mentre quello inglese ha assunto la sua versione definitiva solo nel 1980.
Ma le Olimpiadi offrono al Canada l’opportunità di mostrare anche la propria diversità e ricchezza multiculturale. Le televisioni canadesi trasmetteranno infatti i Giochi in ben 22 lingue diverse, dal mandarino all’ucraino, dalla lingua aborigena all’italiano. Ogni lingua è espressione del ricchissimo mosaico culturale del Canada, un paese in cui convivono pacificamente comunità provenienti da tutte le parti del mondo, riaffermando così il significato simbolico dei cinque cerchi olimpici. De Coubertin avrebbe apprezzato.