Arianna & Pietro: ecco come sarà la nostra Olimpiade

Olimpiadi
Arianna Follis, vincitrice della staffetta di fondo a Dusseldorf, con Magda Genuin (@ Archivio FISI)
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Follis e PillerCottrer, ospiti a Sky, ci regalano le loro impressioni e svelano gli obiettivi in vista dell'appuntamento che vale una carriera: l'Olimpiade di Vancouver 2010: "Avversari fortissimi, esperienza unica". LO SPECIALE

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di Matteo Veronese

Arianna Follis e Pietro PillerCottrer, ospiti di Sky, ci regalano le loro impressioni e svelano gli obiettivi a due mesi esatti dall'appuntamento che vale una carriera: l'Olimpiade di Vancouver 2010.

Come procede l'avvicinamento a Vancouver?

Arianna: "Bene, per fortuna senza alcun tipo di infortunio, che è la cosa più importante. Ovviamente tutta la preparazione è mirata per arrivare a febbraio al top."
Pietro: "Il lavoro inizia a dare i suoi frutti: è impossibile mantenere la forma per troppi mesi, quindi è normale partire piano per non bruciarsi. In questo periodo vanno tutti abbastanza forte."

Arianna bronzo nella 4x5km, Pietro bronzo nella 15+15km e oro nella 4x10km a Torino. Quali sono gli obiettivi per Vancouver?
Arianna: "A livello personale sicuramente una medaglia nella 10km. Come staffetta l'obiettivo è migliorarsi sempre, quindi... Infine gareggerò anche nella disciplina sprint, che si corre su distanze brevi, dagli 800 metri al chilometro."
Pietro: "Correrò in quattro specialità: 15km, 15+15 km, staffetta e 50km, tutte discipline che con un po' di fortuna potrebbero portare una medaglia. Conto di tornare a casa con almeno una medaglia al collo, poi chissà..."

Chi dovrete temere in Canada? Quali sono i rivali più agguerriti?
Arianna: "Risponderei "i soliti" norvegesi, polacchi, sloveni. Alle Olimpiadi bisogna temere tutti."
Pietro: "A questo punto è difficile dirlo, ma credo tutti. Nelle ultime due gare che ho corso, solo due atleti sono rientrati nei primi 10 in entrambe le gare, il che significa che tutti sono pronti a dare battaglia."

Come si vive il "clima olimpico" a Casa Azzurri?
Arianna: "A Vancouver saremo molto lontani da casa, il che aiuta ad allontanarsi molto dalle pressioni. E' bello ritrovare un po' di famigliarità all'interno del villaggio olimpico. L'Olimpiade è un'esperienza unica"
Pietro: "Noi tendiamo ad avere un approccio diverso: la preparazione è meticolosa perciò scegliamo normalmente di vivere al di fuori del villaggio olimpico. A Vancouver non sarà possibile per cause logistiche. Sarà bello stare tutti insieme, ma speriamo che ciò non comporti distrazioni dalla preparazione."