Torino 2006: ecco il primo museo olimpico d'Italia

Olimpiadi
Neve e Gliz, le mascotte di Torino 2006 (foto Ap)
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La presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso: "E' un museo itinerante che resterà due anni a Torino per spostarsi poi in altre città del Piemonte, dove diventerà altro motivo di attrazione. E' un modo per rivivere la passione olimpica"

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"E' un museo itinerante che resterà due anni a Torino per spostarsi poi in altre città del Piemonte, dove diventerà altro motivo di attrazione", ha sottolineato la presidente della Regione Mercedes Bresso. "E' un modo, per tutti quelli che hanno partecipato a vario titolo ai Giochi, di rivivere la  passione olimpica". "Un luogo di cimeli e di ricordi - è intervenuto Alessandro Altamura, assessore al Turismo di Torino - ma anche per trasmettere quella passione che ci consentirà di vincere altre sfide e che nel 2011 ci vedrà ancora  protagonisti, per il 150/o anniversario dell'unità d'Italia". "Quella stessa passione - ha aggiunto Paolo Pininfarina -  che a distanza di quattro anni si sta vivendo nella vita della nostra azienda".

Al taglio del nastro del museo olimpico hanno partecipato, oltre alle autorità istituzionali, Stefania Belmondo, l'ultima tedofora a Torino 2006, Piero Gros, sindaci e amministratori, il presidente del comitato organizzatore (Toroc) Valentino Castellani, Paolo Pininfarina, la cui azienda progettò fiaccola e braciere olimpico, numerosi  volontari ai Giochi. Assente, perché trattenuta a Napoli da altri impegni,  Evelina Christillin, una delle anime oltre che vicepresidente  vicario del Toroc.