Olimpiadi e amore, San Valentino a cinque cerchi
OlimpiadiA Vancouver i campioni sognano una medaglia piuttosto che coccole di fidanzate e mariti. Gli atleti, complici le distanze con le loro dolci metà, si affidano al web. "Manderò baci da Skype alla mia lei", dice Schwarz, tedesco del pattinaggio. LO SPECIALE
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La parola 'gold' è molto più inflazionata di 'love'. Perché nel San Valentino ai tempi delle Olimpiadi anche i campioni innamorati sognano la medaglia al collo, piuttosto che i baci di fidanzate e mariti: a Vancouver, dove i Giochi invernali sono entrati nel pieno, il 14 febbraio di cioccolatini e cuori stampati su portachiavi e magliette non va in scena. Gli amori del terzo millennio sono sempre piu' tecnologici, e gli atleti, complici le distanze con le loro dolci metà, si affidano al web. "Manderò dei baci attraverso Skype alla mia fidanzata", dice mentre sfreccia sull'Oval di ghiaccio il tedesco Samuel Schwarz.
Lo slittinista Usa Chris Mazdzer, dopo la gara, ha deciso di portare la sua compagna "in un bel ristorante: magari mostro il mio pass di atleta, così mi riservano un tavolo migliore", sorride il Romeo a stelle e strisce. Il suo connazionale del pattinaggio di velocità, Chad Hedrick, ha fatto leva sulla mamma per un San Valentino comunque non ordinario con sua moglie Lynsey. La coppia di pattinatori americani, Jilleane Rookard e Trevor Marsicano, improvviserà, tempi di allenamento permettendo, una cena a 'lume di candela' con mascotte dei Giochi al seguito nel Caffe' del villaggio olimpico.
Per molti la metà è lontana, e allora ci si ingegna in qualche modo. "Posso solo farle una telefonata, lei sa che sono occupato e alla vigilia di una gara olimpica non ci si può distrarre", dice il finlandese Janne Niskala, difensore della Nazionale di hockey, parlando della fidanzata che lo aspetta in Europa. "La chiamo, le ho già mandato un regalo - dice Shani Davis, pattinatore Usa a caccia del bis dopo l'oro di Torino, parlando della compagna giapponese - ho la fortuna di avere una fidanzata molto comprensiva. Ora ho altre priorita', ma lei' e con me".
Ma c'è anche chi liquida la giornata degli innamorati in maniera decisamente più prosaica, come il fondista svizzero Christoph Eigenmann: "In questo momento non è molto importante, penso di mandarle dei fiori. Per me il giorno più importante è il 17 febbraio, con la prova individuale di sprint".
Insomma, più testa che cuore nel San Valentino a cinque cerchi.
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La parola 'gold' è molto più inflazionata di 'love'. Perché nel San Valentino ai tempi delle Olimpiadi anche i campioni innamorati sognano la medaglia al collo, piuttosto che i baci di fidanzate e mariti: a Vancouver, dove i Giochi invernali sono entrati nel pieno, il 14 febbraio di cioccolatini e cuori stampati su portachiavi e magliette non va in scena. Gli amori del terzo millennio sono sempre piu' tecnologici, e gli atleti, complici le distanze con le loro dolci metà, si affidano al web. "Manderò dei baci attraverso Skype alla mia fidanzata", dice mentre sfreccia sull'Oval di ghiaccio il tedesco Samuel Schwarz.
Lo slittinista Usa Chris Mazdzer, dopo la gara, ha deciso di portare la sua compagna "in un bel ristorante: magari mostro il mio pass di atleta, così mi riservano un tavolo migliore", sorride il Romeo a stelle e strisce. Il suo connazionale del pattinaggio di velocità, Chad Hedrick, ha fatto leva sulla mamma per un San Valentino comunque non ordinario con sua moglie Lynsey. La coppia di pattinatori americani, Jilleane Rookard e Trevor Marsicano, improvviserà, tempi di allenamento permettendo, una cena a 'lume di candela' con mascotte dei Giochi al seguito nel Caffe' del villaggio olimpico.
Per molti la metà è lontana, e allora ci si ingegna in qualche modo. "Posso solo farle una telefonata, lei sa che sono occupato e alla vigilia di una gara olimpica non ci si può distrarre", dice il finlandese Janne Niskala, difensore della Nazionale di hockey, parlando della fidanzata che lo aspetta in Europa. "La chiamo, le ho già mandato un regalo - dice Shani Davis, pattinatore Usa a caccia del bis dopo l'oro di Torino, parlando della compagna giapponese - ho la fortuna di avere una fidanzata molto comprensiva. Ora ho altre priorita', ma lei' e con me".
Ma c'è anche chi liquida la giornata degli innamorati in maniera decisamente più prosaica, come il fondista svizzero Christoph Eigenmann: "In questo momento non è molto importante, penso di mandarle dei fiori. Per me il giorno più importante è il 17 febbraio, con la prova individuale di sprint".
Insomma, più testa che cuore nel San Valentino a cinque cerchi.