Super G, gli azzurri: "Abbiamo dimostrato di esserci"
OlimpiadiI supergigantisti rivendicano la buona prestazione offerta nonostante sia fallita la medaglia. Heel: "Qualcuno deve arrivare quarto, è toccato a me". Innerhofer: "Lo sport è così". LO SPECIALE, LE FOTO E GLI HIGHLIGHTS
SCOPRI LO SPECIALE OLIMPIADI
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLE OLIMPIADI
SUPER-G: LA FOTOGALLERY
"Non importa. Noi abbiamo dimostrato di esserci. Un quarto posto all'Olimpiade non conta, ma io sono contento per la mia sciata. Purtroppo uno deve arrivare quarto e oggi sono stato io, speriamo di fare meglio ai mondiali". Cerca di consolarsi Werner Hell quarto nel SuperG di Vancouver 2010 per soli due centesimi dal bronzo di Andrew Wibrecht e cinque dall'argento dell'altro statunitense Bode Miller. "Come spesso accade perdo un po' in cima e poi recupero abbastanza sotto, ma oggi non è bastato. Posso solo dirvi mi dispiace, scusatemi".
Deluso anche Christof Innerhofer, sesto a soli 8 centesimi dal gradino più basso del podio. "Ho fatto un po' i numeri, ho mollato tutto, ma la pista è difficile: con la neve che è un po' ghiaccata, un po' scivolosa, un po' che teneva bene", spiega l'azzurro. "L'anno scorso non ho fatto la medaglia per 5 centesimi, oggi per otto. Ma lo sport è così: tutti hanno attaccato a tutta e siamo tutti lì".
Alle sue spalle, per un solo centesimo, Patrick Staudacher. "Purtroppo i distacchi sono vicinissimi. Io sono sceso bene, ho fatto qualche passaggio dove potevo mollare di più, ma non era facile, la neve era strana. Purtroppo siamo tutti e tre fuori dal podio per un niente". Peter Fill commenta così la sua prova nel SuperG di Vancouver 2010 che lo ha visto uscire a pochi metri dalla linea d'arrivo. "In questo SuperG la velocità è abbastanza alta, ma ci sono tanti dossi e tante porte che non si vedono", spiega l'azzurro che ora spera di essere al cancelletto di partenza della Supercombinata. "Adesso devo guardare come sto. Ho un po' di mal di schiena, non so se è pper l'adranalina o per la botta che ho preso. Ma penso di esserci in combinata".
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLE OLIMPIADI
SUPER-G: LA FOTOGALLERY
"Non importa. Noi abbiamo dimostrato di esserci. Un quarto posto all'Olimpiade non conta, ma io sono contento per la mia sciata. Purtroppo uno deve arrivare quarto e oggi sono stato io, speriamo di fare meglio ai mondiali". Cerca di consolarsi Werner Hell quarto nel SuperG di Vancouver 2010 per soli due centesimi dal bronzo di Andrew Wibrecht e cinque dall'argento dell'altro statunitense Bode Miller. "Come spesso accade perdo un po' in cima e poi recupero abbastanza sotto, ma oggi non è bastato. Posso solo dirvi mi dispiace, scusatemi".
Deluso anche Christof Innerhofer, sesto a soli 8 centesimi dal gradino più basso del podio. "Ho fatto un po' i numeri, ho mollato tutto, ma la pista è difficile: con la neve che è un po' ghiaccata, un po' scivolosa, un po' che teneva bene", spiega l'azzurro. "L'anno scorso non ho fatto la medaglia per 5 centesimi, oggi per otto. Ma lo sport è così: tutti hanno attaccato a tutta e siamo tutti lì".
Alle sue spalle, per un solo centesimo, Patrick Staudacher. "Purtroppo i distacchi sono vicinissimi. Io sono sceso bene, ho fatto qualche passaggio dove potevo mollare di più, ma non era facile, la neve era strana. Purtroppo siamo tutti e tre fuori dal podio per un niente". Peter Fill commenta così la sua prova nel SuperG di Vancouver 2010 che lo ha visto uscire a pochi metri dalla linea d'arrivo. "In questo SuperG la velocità è abbastanza alta, ma ci sono tanti dossi e tante porte che non si vedono", spiega l'azzurro che ora spera di essere al cancelletto di partenza della Supercombinata. "Adesso devo guardare come sto. Ho un po' di mal di schiena, non so se è pper l'adranalina o per la botta che ho preso. Ma penso di esserci in combinata".