Gigante Rosa, l'Olimpiade (forse) ha l'oro in bocca
OlimpiadiMercoledì tocca a Karbon, Gius, Manuela Moelgg e alla giovanissima Brignone, astro nascente dello sci italiano. Loro però non ci stanno a indossare i panni delle potenziali salvatrici della patria... LE FOTO DI GIORNATA
L'ANALISI E LE PREVISIONI DI MARIO COTELLI
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"L'unica cosa a cui devi pensare è che il cronometro corre e tu devi essere la più veloce". Una lotta contro il tempo, è il gigante in rosa, una gara regina dello sci, e a parlare è Denise Karbon, la leader della squadra azzurra che scenderà in pista mercoledì a Whistler. Con lei gareggeranno Manuela Moelgg, Nicole Gius e la 19enne Federica Brignone, astro nascente dello sci italiano.
Le quattro - in compagnia del ct Much Mair, dell'allenatore Stefano Costazza e del presidente Fisi Giovanni Morzenti - si presentano alla vigilia della loro gara, ma non ci stanno a farsi caricare di responsabilità e di pressioni. Non ci stanno a indossare i panni delle potenziali salvatrici della patria. "Ognuno deve fare la propria gara e noi facciamo la nostra. Di certo c'è che siamo ben consapevoli della posta in palio: per un'atleta - dice Moelgg - una Olimpiade è il massimo . E sappiamo - aggiunge ancora Karbon - di avere materiali buoni, di esserci preparate bene e di essere pronte per dare il massimo".
"Ma deve combaciare tutto - sottolinea Nicole Gius - dai materiali alla forma fisica e alla carica mentale sino alle condizioni meteo e della pista. Perché, molto più di altri sport, lo sci alpino è legato a tanti diversi fattori. Abbiamo solo la certezza che siamo pronte e vogliamo dare il massimo".
L'Italia del gigante donne arriva a questo appuntamento con un bilancio dignitoso in Coppa del Mondo: un secondo posto di Moelgg, un terzo di Karbon (all'inizio di stagione, ma poi si è dovuta fare operare ad un menisco e ora si è ormai completamente ristabilita), un terzo di Brignone, che ha sfiorato il podio in altre due occasioni con due quarti posti.
Prima della gara le ragazze proveranno la neve del tracciato. "La pista non ha le grosse pendenze che invece piacciono a noi, ma neppure tratti pianeggianti troppo lunghi che ci rallentano. Ci sono vari dossi e soprattutto il fondo è molto duro, e per noi va benissimo" dice l'esperta Karbon. L'altoatesina ha un conto aperto con i grandi eventi visto che l'anno scorso, ai Mondiali di Val d'Isere, fu quarta sia in gigante che in speciale, ancora una volta fuori dalla zona medaglie per un soffio.
"Ma è una cosa a cui non penso più. Ora penso solo a questa gara olimpica", giura Denise. Sulla gara l'unica incognita che pesa veramente è il tempo. E' annunciata pioggia. Per le condizioni della pista e della visibilita' molto dipenderà dalla quantità che ne cadrà. L'in bocca al lupo da queste parti è quasi d'obbligo.
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"L'unica cosa a cui devi pensare è che il cronometro corre e tu devi essere la più veloce". Una lotta contro il tempo, è il gigante in rosa, una gara regina dello sci, e a parlare è Denise Karbon, la leader della squadra azzurra che scenderà in pista mercoledì a Whistler. Con lei gareggeranno Manuela Moelgg, Nicole Gius e la 19enne Federica Brignone, astro nascente dello sci italiano.
Le quattro - in compagnia del ct Much Mair, dell'allenatore Stefano Costazza e del presidente Fisi Giovanni Morzenti - si presentano alla vigilia della loro gara, ma non ci stanno a farsi caricare di responsabilità e di pressioni. Non ci stanno a indossare i panni delle potenziali salvatrici della patria. "Ognuno deve fare la propria gara e noi facciamo la nostra. Di certo c'è che siamo ben consapevoli della posta in palio: per un'atleta - dice Moelgg - una Olimpiade è il massimo . E sappiamo - aggiunge ancora Karbon - di avere materiali buoni, di esserci preparate bene e di essere pronte per dare il massimo".
"Ma deve combaciare tutto - sottolinea Nicole Gius - dai materiali alla forma fisica e alla carica mentale sino alle condizioni meteo e della pista. Perché, molto più di altri sport, lo sci alpino è legato a tanti diversi fattori. Abbiamo solo la certezza che siamo pronte e vogliamo dare il massimo".
L'Italia del gigante donne arriva a questo appuntamento con un bilancio dignitoso in Coppa del Mondo: un secondo posto di Moelgg, un terzo di Karbon (all'inizio di stagione, ma poi si è dovuta fare operare ad un menisco e ora si è ormai completamente ristabilita), un terzo di Brignone, che ha sfiorato il podio in altre due occasioni con due quarti posti.
Prima della gara le ragazze proveranno la neve del tracciato. "La pista non ha le grosse pendenze che invece piacciono a noi, ma neppure tratti pianeggianti troppo lunghi che ci rallentano. Ci sono vari dossi e soprattutto il fondo è molto duro, e per noi va benissimo" dice l'esperta Karbon. L'altoatesina ha un conto aperto con i grandi eventi visto che l'anno scorso, ai Mondiali di Val d'Isere, fu quarta sia in gigante che in speciale, ancora una volta fuori dalla zona medaglie per un soffio.
"Ma è una cosa a cui non penso più. Ora penso solo a questa gara olimpica", giura Denise. Sulla gara l'unica incognita che pesa veramente è il tempo. E' annunciata pioggia. Per le condizioni della pista e della visibilita' molto dipenderà dalla quantità che ne cadrà. L'in bocca al lupo da queste parti è quasi d'obbligo.