Continua il momento no dell'Italia, Petrucci: sono avvilito

Olimpiadi
Moelgg stanco e deluso al termine dello slalom gigante
CANADA VANCOUVER 2010 OLYMPIC GAMES

La fotografia della pessima olimpiade della nazionale azzurra si rispecchia nell'espressione mesta del presidente del Coni: "Sono avvilito". Deluso anche il presidente della Fisi, Morzenti: "Sono arrabbiato, ma non è il momento di fare processi"

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La fotografia del momento no dell'Italia ai Giochi di Vancouver si rispecchia nell'espressione mesta del presidente del Coni, Gianni Petrucci, dopo che anche l'illusione di portare una medaglia dal gigante è sfumata. "Ho problemi di pressione, sono avvilito", dice quasi prendendo alla larga il discorso del suo inevitabile disappunto per come stanno andando le cose mentre è a tavola nella casa Italia allestita a Whistler. Per giunta, via tv, le immagini della prima esibizione di Carolina Kostner non confortano. "Problemi di pressione che a Roma non ho mai, ma che ho ad ogni Olimpiade", aggiunge il presidente del Coni, per precisare subito dopo: "Indipendentemente dai risultati". Ecco, i risultati: proprio non ci sono.

Ed allora viene fuori tutto d'un fiato quel "sono avvilito" che certifica la situazione psicologica di tutti gli sport invernali azzurri a questi Giochi. "Non è questo il momento di fare processi, nè tantomeno bisogna crocifiggere nessuno", afferma il presidente Fisi Giovanni Morzenti. "Sono un po' arrabbiato e un po' deluso dai risultati dello sci alpino, però non credo sia il caso di prendere di mira nessuno in questo momento. Anche perchè l'Olimpiade non è finita. Le scelte tecniche competono al Consiglio federale e sarà semmai lo stesso Consiglio federale a fine stagione a trarre delle conclusioni.

In questo momento, bisogna rimanere uniti e concentrati fino alla fine delle gare". Sì, le Olimpiadi non sono finite e per lo sci alpino tocca ora al gigante donne. Sono loro ad essere chiamate a difendere l'onore dello sport azzurro. Petrucci ed i massimi vertici Fisi saranno anche oggi in tribuna a fare il tifo. E sperare che almeno questa volta vada decisamente meglio. Per il gigante uomini, subito dopo il flop di Blardone, si erano alzati allontanandosi e seguendo da lontano la fine di una gara che all'Italia avevo portato solo delusioni.