Vancouver, i protagonisti: sogni spezzati e realizzati
OlimpiadiDai fuoriclasse del fondo (Bjoergen e Northug) a Bode Miller, dal dualismo Vonn-Mancuso a Maria Riesch, da Carolina Kostner a Plushenko sui pattini. Eroi e antieroi di 16 giorni di gare a cinque cerchi. VIDEO, FOTO E LO SPECIALE
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Cala il sipario sulle Olimpiadi invernali di Vancouver, definite dal grande capo del Cio, Jacques Rogge, "eccellenti e molto amichevoli". Sedici giorni di gare vissuti fra momenti drammatici, sogni spezzati e realizzati, grandi ritorni e flop inaspettati. Questi i protagonisti da ricordare dei Giochi canadesi.
Marit Bjoergen e Petter Northug - Sono la regina e il re dei Giochi, per la gioia del fondo norvegese: tre ori, un argento e un bronzo per Marit Bjoergen fra gare individuali e staffette; due ori, un argento e un bronzo per Petter Northug. Roba da far passare quasi in secondo piano l'impresa del loro connazionale Ole Einar Bjoerndalen, atleta del biathlon che a Vancouver conquista le medaglie olimpiche n° 10 e 11 della sua straordinaria carriera.
Il ritorno di Bode Miller - A Torino era arrivato da favorito e se ne era andato a mani vuote. A Vancouver nessuno scommetteva su di lui e invece Bode sorprende il mondo. Ai Giochi canadesi lo statunitense dello sci alpino ottiene il successo più importante della sua carriera: l'oro che ancora gli mancava arriva nella supercombinata. Un successo cui si aggiungono un argento in super-G e un bronzo in discesa. Con le due conquistate a Salt Lake City nel 2002 fanno cinque medaglie olimpiche, come Alberto Tomba e Lasse Kjus.
La rivalità Vonn-Mancuso e la Riesch - Lindsey Vonn e Julia Mancuso si contendono il ruolo di regina nel team Usa di sci, ma la tedesca Maria Riesch vince più di loro. La Vonn conquista un oro in discesa e un bronzo in super-g. La Mancuso conquista due argenti in discesa e supercombinata. Per la Riesch, due medaglie d'oro in supercombinata e in slalom.
Lo zar Plushenko abdica - Torna alle Olimpiadi per difendere l'oro di Torino, ma deve accontentarsi della piazza d'onore. Il russo Evgeni Plushenko, star del pattinaggio artistico, è battuto dallo statunitense Evan Lysacek e polemizza sui punteggi assegnati dai giudici.
CaDolina Kostner ko - In campo femminile, delude l'azzurra Carolina Kostner e trionfa la sudcoreana Kim Yu-Na. Emoziona la canadese Joannie Rochette, bronzo tre giorni dopo la morte di sua madre.
Amman svizzero volante - Simon Amman è infine il re del salto del trampolino. Per il campione elvetico due medaglie d'oro come otto anni fa a Salt Lake City.
Il Wunderteam fa flop - L'Austria dello sci maschile stecca ai Giochi di Vancouver. Il Wunderteam, o squadra delle meraviglie protagonista in Coppa del Mondo, torna infatti a casa senza medaglie. Delude Benjamin Raich nell'ultima gara: il leader della Coppa del Mondo chiude solo quarto lo slalom e l'Austria saluta così malinconicamente i Giochi.
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Cala il sipario sulle Olimpiadi invernali di Vancouver, definite dal grande capo del Cio, Jacques Rogge, "eccellenti e molto amichevoli". Sedici giorni di gare vissuti fra momenti drammatici, sogni spezzati e realizzati, grandi ritorni e flop inaspettati. Questi i protagonisti da ricordare dei Giochi canadesi.
Marit Bjoergen e Petter Northug - Sono la regina e il re dei Giochi, per la gioia del fondo norvegese: tre ori, un argento e un bronzo per Marit Bjoergen fra gare individuali e staffette; due ori, un argento e un bronzo per Petter Northug. Roba da far passare quasi in secondo piano l'impresa del loro connazionale Ole Einar Bjoerndalen, atleta del biathlon che a Vancouver conquista le medaglie olimpiche n° 10 e 11 della sua straordinaria carriera.
Il ritorno di Bode Miller - A Torino era arrivato da favorito e se ne era andato a mani vuote. A Vancouver nessuno scommetteva su di lui e invece Bode sorprende il mondo. Ai Giochi canadesi lo statunitense dello sci alpino ottiene il successo più importante della sua carriera: l'oro che ancora gli mancava arriva nella supercombinata. Un successo cui si aggiungono un argento in super-G e un bronzo in discesa. Con le due conquistate a Salt Lake City nel 2002 fanno cinque medaglie olimpiche, come Alberto Tomba e Lasse Kjus.
La rivalità Vonn-Mancuso e la Riesch - Lindsey Vonn e Julia Mancuso si contendono il ruolo di regina nel team Usa di sci, ma la tedesca Maria Riesch vince più di loro. La Vonn conquista un oro in discesa e un bronzo in super-g. La Mancuso conquista due argenti in discesa e supercombinata. Per la Riesch, due medaglie d'oro in supercombinata e in slalom.
Lo zar Plushenko abdica - Torna alle Olimpiadi per difendere l'oro di Torino, ma deve accontentarsi della piazza d'onore. Il russo Evgeni Plushenko, star del pattinaggio artistico, è battuto dallo statunitense Evan Lysacek e polemizza sui punteggi assegnati dai giudici.
CaDolina Kostner ko - In campo femminile, delude l'azzurra Carolina Kostner e trionfa la sudcoreana Kim Yu-Na. Emoziona la canadese Joannie Rochette, bronzo tre giorni dopo la morte di sua madre.
Amman svizzero volante - Simon Amman è infine il re del salto del trampolino. Per il campione elvetico due medaglie d'oro come otto anni fa a Salt Lake City.
Il Wunderteam fa flop - L'Austria dello sci maschile stecca ai Giochi di Vancouver. Il Wunderteam, o squadra delle meraviglie protagonista in Coppa del Mondo, torna infatti a casa senza medaglie. Delude Benjamin Raich nell'ultima gara: il leader della Coppa del Mondo chiude solo quarto lo slalom e l'Austria saluta così malinconicamente i Giochi.