Il "Razzo" atterra a Malpensa: "Avevo previsto l'oro"

Olimpiadi
Razzoli sorride accanto al suo ''gioiello'': l'unico oro italiano ai Giochi
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Un mese fa, da casa sua a Villa Minozzo, Giuliano scherzava sulla possibilità di tornare da Vancouver con la medaglia d'oro: "E poi dove la metto?". In realtà aveva previsto tutto, come svela al suo rientro in Italia. LO SPECIALE, LE FOTO E GLI HIGHLIGHTS

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di Matteo Veronese

"Se vinco l'oro? Non ci ho ancora pensato, in caso ci penserò. E comunque a Vancouver diciamo che esco alla prima porta così risolvo il problema". Parole di "Razzo" Razzoli un mese fa: era l'1 febbraio, eravamo a casa di Giuliano, a Villa Minozzo. Lo zio, impegnato a guardare la gara registrata, lo chiama vicino a sé: "Anche se tanto non cambia mica il risultato, purtroppo". Poi il "Razzo dell’Appennino" si lascia andare alla scaramanzia: "Se vinci le Olimpiadi c'è il lato positivo ma anche quello negativo eh? La medaglia d'oro: dove la metto? Dove non la metto? Sul podio la mordo o no? E poi la vita dopo è lunga, bisogna riconfermarsi all'Olimpiade successiva e magari a quella dopo ancora...".

Parole accompagnate dal suo solito sorriso spontaneo, lo stesso sfoggiato oggi al suo arrivo all’aeroporto di Malpensa, bloccato per tutta la mattinata da qualche centinaio di persone: pettorine colorate, slogan, bandiere al vento. Non erano operatori di volo in sciopero ma il colorato, chiassoso e festaiolo Fan Club del “Razzo”. Dai tre pullman partiti da Reggio Emilia scende anche la banda del paese, trasferitosi per un giorno all'aeroporto di Varese che aspetta impaziente il suo figlioccio. Il Razzo, a dispetto del soprannome, si fa attendere più del previsto (dopo orologi, scarponi e telefoni cellulari, oggi ha perso anche il volo), ma quando sbuca dall'uscita del terminal scatena un tifo da stadio: "L'ho seguito sempre, da tre anni ad oggi, sempre. Tante soddisfazioni e anche qualche delusione, ma quello che ha fatto le cancella tutte!" racconta commosso un tifoso nel vedere Giuliano alzare sorridente al cielo plumbeo quella medaglia d'oro scintillante.

Giuliano vorrebbe andare subito "tra i suoi", che lo reclamano a gran voce, ma prima concede qualche battuta: "Alla festa del fan club ai primi di febbraio, prima di partire per il Canada, ho scritto questo biglietto con una previsione per Vancouver: medaglia d'oro. Un modo anche per convincersi, perché non si va là per arrivare secondi, altrimenti non si vince. Io ho dato il mio meglio. Cos'è cambiato da quando ho vinto l'oro? Beh, questo. Mai vista tanta gente al ritorno a casa. Adesso dovrò saldare un po' di scommesse che ho fatto prima di partire con gli amici, i parenti e lo staff, scommesse che per fortuna ho perso...". Tutta gente che avrà chiamato subito dopo la gara per complimentarsi? "Veramente di chiamate non ne ho ricevute perchè sono tornato in possesso del cellulare il giorno dopo ed è rimasto spento". Mamma Tiziana conferma: "Sono andata a prenderlo appena uscito dall'aereo e mi ha chiesto stupito cosa ci facessi qui. Non si aspettava di certo tutto questo". Forse non oggi, ma gli auguriamo di farci l'abitudine.