Olimpiadi Giovanili, è subito Italia: un oro e un argento
OlimpiadiColpo grosso della fiorettista Camilla Mancini, 16 anni, che in finale ha battuto la russa Alekseeva. Poco prima era arrivata la prima medaglia azzurra con Lorenzo Affede, altro 16enne, secondo dopo il duello con il sudcoreano Jung Song. LE FOTO
Inizia con un oro e un argento l'avventura dell'Italia ai primi Giochi Olimpici Giovanili. Entrambi i podi arrivano dalla scherma, storica fucina di medaglie per lo sport italiano, e anche a Singapore la tradizione viene rispettata.
La prima medaglia in ordine cronologico porta la firma dello sciabolatore romano Leonardo Affede, 16 anni, che solo nella finalissima cede per 15 a 8 al sudcoreano Hun Jong Song, il quale a sua volta, aveva liquidato in semifinale il temibile tedesco Hubers. Quella dell'atleta del Club Scherma Roma è comunque la prima medaglia azzurra della storia dei Giochi Olimpici Giovanili.
Figlio d'arte - sua madre è Carola Cicconetti, campionessa mondiale a squadre di fioretto nel 1982 e 1983 - Affede era approdato alla finale superando lo statunitense Will Spear (15-9) nei quarti, e il bielorusso Mikhail Akula (15-12) in semifinale. Dopo il bronzo dei Cadetti di quest'anno ai mondiali di Baku, per lo schermidore capitolino, che già si allena al fianco di Aldo Montano, è arrivato un altro risultato di prestigio.
Ma la seconda e più prestigiosa medaglia per l'Italia è arrivata pochi minuti più tardi, con la fiorettista frascatana Camilla Mancini, 16 anni, che nell'ultimo assalto ha battuto senza indugi per 15 a 9 la russa Victoria Alekseeva. La vice campionessa allieve mondiale ed europea, si era imposta in precedenza sulla libica Rita Abou Jaoude (15-7) nei sedicesimi, sulla statunitense Mona Shaito (15-11) nei quarti, e sulla canadese Alanna Goldie (15-11), con la quale aveva perso nel girone di qualificazione.
"Dedico la medaglia al maestro Stefano Simoncelli che non sta attraversando un buon momento di salute - ha dichiarato l'azzurra in zona mista mentre riceveva i complimenti del presidente Scarso e del Capo Missione Rossana Ciuffetti -. Sentivo la responsabilità di essere la favorita della vigilia, ma conoscendo le mie capacità non avrei accettato un risultato diverso. Volevo vincere e basta. La mia avversaria era brav¡sima, ne sentiremo parlare. Per quanto riguarda me, invece, posso dirvi che preferisco godermi questo meraviglioso momento piuttosto che pensare da subito alle Olimpiadi dei grandi".
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Figlio d'arte - sua madre è Carola Cicconetti, campionessa mondiale a squadre di fioretto nel 1982 e 1983 - Affede era approdato alla finale superando lo statunitense Will Spear (15-9) nei quarti, e il bielorusso Mikhail Akula (15-12) in semifinale. Dopo il bronzo dei Cadetti di quest'anno ai mondiali di Baku, per lo schermidore capitolino, che già si allena al fianco di Aldo Montano, è arrivato un altro risultato di prestigio.
Ma la seconda e più prestigiosa medaglia per l'Italia è arrivata pochi minuti più tardi, con la fiorettista frascatana Camilla Mancini, 16 anni, che nell'ultimo assalto ha battuto senza indugi per 15 a 9 la russa Victoria Alekseeva. La vice campionessa allieve mondiale ed europea, si era imposta in precedenza sulla libica Rita Abou Jaoude (15-7) nei sedicesimi, sulla statunitense Mona Shaito (15-11) nei quarti, e sulla canadese Alanna Goldie (15-11), con la quale aveva perso nel girone di qualificazione.
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