È quella che si attende il Coni, che oggi nella capitale inglese ha concluso il sopralluogo sugli impianti. Significa sorpasso delle medaglie femminili su quelle maschili. Il palinsesto Sky: 2200 ore di programmazione dal 27 luglio. GUARDA FOTO E VIDEO
Le Olimpiadi secondo Sky: così sarà Londra 2012
Londra, cantiere aperto aspettando il 2012
di LORENZO LONGHI
da Londra
Un’Olimpiade in rosa, quella di Londra 2012. È quella che, sotto certi aspetti, si attende il Coni che oggi nella capitale inglese ha concluso il sopralluogo sugli impianti e gli incontri con i responsabili tecnici degli sport della XXX Olimpiade. Un’Olimpiade in rosa perché il Coni si attende il sorpasso delle medaglie provenienti dagli sport femminili su quelli maschili: “Il trend - ha spiegato Raffaele Pagnozzi, segretario generale e capo delegazione del Coni a Londra - ci dice che nella prossima edizione dei Giochi arriverà il sorpasso tecnico, in cui le donne supereranno i maschi come numero di medaglie. Detto questo, come Coni speriamo in un ulteriore miglioramento, un altro passo in avanti: da Barcellona 1992 a Pechino lo sport azzurro ha sempre dimostrato di potere portare a casa una trentina di medaglie e contiamo di fare ancora meglio, i dati sono incoraggianti”.
A Pechino 2008, il bottino azzurro fu di 27 medaglie: 8 ori, 9 argenti e 10 bronzi che posizionarono l’Italia al nono posto del medagliere, in leggero calo rispetto ai Giochi di quattro anni prima ad Atene. L’obiettivo del Coni è quello di mantenere il posto nella top ten del ranking, come ha spiegato lo stesso Pagnozzi: “Nell’ultimo anno e mezzo - ha illustrato - i risultati ottenuti dai nostri atleti a Mondiali ed Europei ci portano a una previsione che ci vedrebbe all’ottavo posto nei Giochi di Londra. Abbiamo un bacino di discipline che possono andare a medaglia fra i più ampi del mondo, ad oggi sono 15 ma potranno diventare 16 e questo è un dato molto importante se si considera che, negli ultimi anni, portare discipline a medaglia è sempre più difficile dal momento che sono numerose le nuove nazioni che sono entrate nel medagl iere olimpico. Noi continuiamo ad avere una posizione di rilievo, ma è qualcosa che parte da lontano, vale a dire dagli interventi guidati e dalla programmazione necessari per un evento quale sono le Olimpiadi. I risultati del nostro sport dunque confermano anche la bontà e la capacità dei nostri tecnici”.
30 tecnici in rappresentanza di 23 federazioni hanno potuto, negli ultimi giorni, valutare gli aspetti logistici delle prossime Olimpiadi ricavandone, secondo Pagnozzi, “sensazioni positive ed elementi utili, nell’ambito di un’Olimpiade che consentirà esigenze di permanenza molto ristrette: diversi atleti infatti arriveranno giusto pochi giorni prima delle gare e svolgeranno il grosso degli allenamenti in Italia”. I numeri della delegazione azzurra a Londra saranno imponenti, come si conviene ad una nazione che si trova fra le prime dieci per quanto riguarda i risultati sportivi: 346 atleti di cui circa 280 che gareggeranno negli sport individuali.
In totale, fra atleti, tecnici e official, la delegazione azzurra sarà composta di 615 elementi. I Giochi inglesi, peraltro, al Coni serviranno anche come “vetrina” per la candidatura di Roma 2020, an che perché “Londra può rappresentare per noi un punto di riferimento”, nelle parole di Pagnozzi. Nella speranza che, nel 2013, al momento della designazione della città ospitante, arrivino buone notizie.
Rivivi le emozioni di Vancouver 2010
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A Pechino 2008, il bottino azzurro fu di 27 medaglie: 8 ori, 9 argenti e 10 bronzi che posizionarono l’Italia al nono posto del medagliere, in leggero calo rispetto ai Giochi di quattro anni prima ad Atene. L’obiettivo del Coni è quello di mantenere il posto nella top ten del ranking, come ha spiegato lo stesso Pagnozzi: “Nell’ultimo anno e mezzo - ha illustrato - i risultati ottenuti dai nostri atleti a Mondiali ed Europei ci portano a una previsione che ci vedrebbe all’ottavo posto nei Giochi di Londra. Abbiamo un bacino di discipline che possono andare a medaglia fra i più ampi del mondo, ad oggi sono 15 ma potranno diventare 16 e questo è un dato molto importante se si considera che, negli ultimi anni, portare discipline a medaglia è sempre più difficile dal momento che sono numerose le nuove nazioni che sono entrate nel medagl iere olimpico. Noi continuiamo ad avere una posizione di rilievo, ma è qualcosa che parte da lontano, vale a dire dagli interventi guidati e dalla programmazione necessari per un evento quale sono le Olimpiadi. I risultati del nostro sport dunque confermano anche la bontà e la capacità dei nostri tecnici”.
30 tecnici in rappresentanza di 23 federazioni hanno potuto, negli ultimi giorni, valutare gli aspetti logistici delle prossime Olimpiadi ricavandone, secondo Pagnozzi, “sensazioni positive ed elementi utili, nell’ambito di un’Olimpiade che consentirà esigenze di permanenza molto ristrette: diversi atleti infatti arriveranno giusto pochi giorni prima delle gare e svolgeranno il grosso degli allenamenti in Italia”. I numeri della delegazione azzurra a Londra saranno imponenti, come si conviene ad una nazione che si trova fra le prime dieci per quanto riguarda i risultati sportivi: 346 atleti di cui circa 280 che gareggeranno negli sport individuali.
In totale, fra atleti, tecnici e official, la delegazione azzurra sarà composta di 615 elementi. I Giochi inglesi, peraltro, al Coni serviranno anche come “vetrina” per la candidatura di Roma 2020, an che perché “Londra può rappresentare per noi un punto di riferimento”, nelle parole di Pagnozzi. Nella speranza che, nel 2013, al momento della designazione della città ospitante, arrivino buone notizie.
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