Donne a cinque cerchi: questa è un'Olimpiade rosa
OlimpiadiUn'edizione già nella storia quella londinese: ogni delegazione parteciperà con almeno una rappresentante. Prima volta per Qatar, Brunei e Arabia. Record Usa: 269 atlete e 261 uomini. Cresce il numero delle italiane: 126, il 43.5% della nostra squadra
di Alfredo Alberico
L'Olimpiade è sempre un appuntamento con la storia. Figuriamoci quella di Londra, prima edizione alla quale ogni squadra si presenterà con almeno una donna. Una svolta, senza dubbio epocale, soprattutto per Paesi a maggioranza islamica come Qatar, Brunei e Arabia Saudita, che hanno riconosciuto alle loro sportive il diritto di partecipare. Superate le iniziali resistenze, in particolare del comitato saudita, un piccolo ma significativo record lo ha stabilito il Qatar, la più rosa di queste delegazioni: 4 rappresentanti, tra cui la campionessa di tiro e portabandiera Bahiya al-Hamad.
In Inghilterra ci sarà il maggior numero di sempre di atlete. Oltre all'Arabia, che fino ad oggi ha negato alle donne la possibilità di disputare i Giochi, si registra una prima volta anche per gli Stati Uniti, team a maggioranza femminile: 269 contro 261 uomini. Cresce la presenza delle italiane: alla Corte di Sua Maestà arriveranno 126 azzurre (43.5%) e 165 azzurri.
Dati significativi soprattutto se confrontati con le precedenti Olimpiadi. Ad Atlanta '96, dunque poco meno di due decenni fa, 26 nazioni gareggiarono senza donne. Eppure da Seoul '86 le percentuali sono in costante aumento. Trend che verrà confermato anche a Londra, dove è stimato un totale di 10.500 partecipanti. Una vera rivoluzione, o se preferite un deciso passo avanti verso l'effettiva parità dei sessi, che arriva dopo poco più di un secolo dai Giochi di Parigi, nel 1900, quando a rompere gli schemi fu la tennista Charlotte Cooper, prima campionessa olimpica.
L'Olimpiade è sempre un appuntamento con la storia. Figuriamoci quella di Londra, prima edizione alla quale ogni squadra si presenterà con almeno una donna. Una svolta, senza dubbio epocale, soprattutto per Paesi a maggioranza islamica come Qatar, Brunei e Arabia Saudita, che hanno riconosciuto alle loro sportive il diritto di partecipare. Superate le iniziali resistenze, in particolare del comitato saudita, un piccolo ma significativo record lo ha stabilito il Qatar, la più rosa di queste delegazioni: 4 rappresentanti, tra cui la campionessa di tiro e portabandiera Bahiya al-Hamad.
QATAR: 4 atlete | ARABIA: 2 atlete | BRUNEI: 1 atleta |
Bahiya al-Hamad - tiro a segno | Wodjan Shahrkhani - judo | Maziah Mahusin - 400 ostacoli |
Aya Magdy - tennis tavolo | Sarah Attar - 800 metri | |
Noor Al-Malki - 100 metri | ||
Nada Arkaji - 50 stile libero |
In Inghilterra ci sarà il maggior numero di sempre di atlete. Oltre all'Arabia, che fino ad oggi ha negato alle donne la possibilità di disputare i Giochi, si registra una prima volta anche per gli Stati Uniti, team a maggioranza femminile: 269 contro 261 uomini. Cresce la presenza delle italiane: alla Corte di Sua Maestà arriveranno 126 azzurre (43.5%) e 165 azzurri.
COSI' A LONDRA 2012 | USA | ITALIA |
DONNE | 269 | 126 |
UOMINI | 261 | 165 |
Dati significativi soprattutto se confrontati con le precedenti Olimpiadi. Ad Atlanta '96, dunque poco meno di due decenni fa, 26 nazioni gareggiarono senza donne. Eppure da Seoul '86 le percentuali sono in costante aumento. Trend che verrà confermato anche a Londra, dove è stimato un totale di 10.500 partecipanti. Una vera rivoluzione, o se preferite un deciso passo avanti verso l'effettiva parità dei sessi, che arriva dopo poco più di un secolo dai Giochi di Parigi, nel 1900, quando a rompere gli schemi fu la tennista Charlotte Cooper, prima campionessa olimpica.
ULTIME 7 EDIZIONI | TOTALE PARTECIPANTI | DONNE | UOMINI |
Seoul 1986 | 8.465 | 2.186 | 6.279 |
Barcellona 1992 | 9.367 | 2.708 | 9.367 |
Atlanta 1996 | 10.305 | 3.496 | 6.809 |
Sydney 2000 | 10.651 | 4.069 | 6.852 |
Atene 2004 | 10.500 | 4.158 | 6.342 |
Pechino 2008 | 11.128 | 4.386 | 6.742 |