Olimpiadi 2020, sabato la decisione sulla sede dei Giochi
OlimpiadiIn lizza ci sono Madrid, Tokyo e Istanbul. Le delegazioni delle tre città dovranno persuadere i delegati del Cio e cercare di nascondere i rispettivi punti deboli. Crisi economica, scorie radioattive e tensioni sociali i problemi più grossi
La crisi economica, il problema delle scorie radiottavie, le proteste di piazza Taksim. La decisione arriverà sabato, ma l'immagine della sede delle Olimpiadi del 2020 sarà inevitabilmente legata a una di queste problematiche. Madrid, Tokyo e Istanbul: tre città così diverse tra loro accomunate dalo stesso obiettivo. Accaparrarsi i giochi a cinque cerchi. Il Comitato Olimpico Internazionale deciderà sabato a Buenos Aires, ma le delegazioni dei rispettivi Paesi, in attesa dell'arrivo dei rispettivi capi di governo, già sono in fermento. Nella capitale argentina si misurano i progetti presentati dai comitati nazionali, che dovranno impegnarsi per far apparire superflue le criticità sofferte dalle città.
Madrid. Il cielo della capitale spagnola è offuscato dalle nubi della crisi economica. Il governo di Mariano Rajoy non naviga nell'oro. Con un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Europa e una mancanza di investimenti che ha colorato di rosso i tassi di crescita del Paese, Madrid non può puntare sulla stabilità economica della Spagna per battere la concorrenza. Il suo punto di forza è sicuramente la perseveranza: la capitale spagnola è al quarto tentativo consecutivo. Questo ha consentito a Madrid di adeguare i lavori richiesti dal Cio e di presentarsi a tre oggi dalla decisione per il 2020 con un parco di infrastrutture completato all' 80 per cento. "Ci restano da fare opere per 1,5 miliardi di euro in sette anni", assicura il presidente del Comitato olimpico spagnolo Alejandro Blanco.
Tokyo. Nonostante il suo programma aggressivo di investimenti pubblici, il premier giapponese Shinzo Abe non può nascondere il pasticcio nucleare della centrale di Fukushima. L'acqua radioattiva è distante 250 chilometri da Tokyo e sicuramente rappresenterà un punto di debolezza per la candidatura della capitale giapponese. L'efficienza e la puntualità dei lavori effettuati, però, consentono al Giappone di non temere le altre due candidature.
Istanbul. Il budget previsto dal premier turco Recep Tayyip Erdogan è il più esiguo dei tre, solo 19 miliardi di euro. L'economia del Paese però è in forte crescita e quindi Istanbul metterà sul tavolo il suo florido momento economico. Le tensioni sociali che hanno infiammato piazza Taksim restano una macchia sul dossier turco, che dovrà convincere il Cio sul fronte della sicurezza. La delegazione turca dovrà stare attenta anche sulla crisi siriana. In caso di scoppio di un coflitto, la Turchià non potrà nascondere il suo attivismo sul fronte bellico. Comunque, se la decisione dovesse ricadere su Istanbul sarebbe la prima città a prevalenza musulmana a ospitare un'edizione dei Giochi.
Madrid. Il cielo della capitale spagnola è offuscato dalle nubi della crisi economica. Il governo di Mariano Rajoy non naviga nell'oro. Con un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Europa e una mancanza di investimenti che ha colorato di rosso i tassi di crescita del Paese, Madrid non può puntare sulla stabilità economica della Spagna per battere la concorrenza. Il suo punto di forza è sicuramente la perseveranza: la capitale spagnola è al quarto tentativo consecutivo. Questo ha consentito a Madrid di adeguare i lavori richiesti dal Cio e di presentarsi a tre oggi dalla decisione per il 2020 con un parco di infrastrutture completato all' 80 per cento. "Ci restano da fare opere per 1,5 miliardi di euro in sette anni", assicura il presidente del Comitato olimpico spagnolo Alejandro Blanco.
Tokyo. Nonostante il suo programma aggressivo di investimenti pubblici, il premier giapponese Shinzo Abe non può nascondere il pasticcio nucleare della centrale di Fukushima. L'acqua radioattiva è distante 250 chilometri da Tokyo e sicuramente rappresenterà un punto di debolezza per la candidatura della capitale giapponese. L'efficienza e la puntualità dei lavori effettuati, però, consentono al Giappone di non temere le altre due candidature.
Istanbul. Il budget previsto dal premier turco Recep Tayyip Erdogan è il più esiguo dei tre, solo 19 miliardi di euro. L'economia del Paese però è in forte crescita e quindi Istanbul metterà sul tavolo il suo florido momento economico. Le tensioni sociali che hanno infiammato piazza Taksim restano una macchia sul dossier turco, che dovrà convincere il Cio sul fronte della sicurezza. La delegazione turca dovrà stare attenta anche sulla crisi siriana. In caso di scoppio di un coflitto, la Turchià non potrà nascondere il suo attivismo sul fronte bellico. Comunque, se la decisione dovesse ricadere su Istanbul sarebbe la prima città a prevalenza musulmana a ospitare un'edizione dei Giochi.