Olimpiadi 2020, si decide. Madrid, Tokyo o Istanbul?
OlimpiadiLA SCHEDA. Tra i punti di forza della capitale spagnola un budget ridotto -il più basso di tutti- pari a circa 1,6 miliardi di €. Il Giappone vuole archiviare l'incubo nucleare di Fukushima. Quella della Turchia la suggestione più affascinante
Ecco le caratteristiche principali delle candidature delle tre città - Madrid, Tokyo, Istanbul - che sabato a Buenos Aires si affronteranno al Comitato olimpico internazionale per essere scelte quale sede dei Giochi del 2020.
MADRID - Vincere è fondamentale, visto che sia la capitale sia la Spagna sono da anni in lotta contro la disoccupazione e una crisi economica lunga e devastante. Perdere sarebbe più che una semplice sconfitta, in quanto questa a Buenos Aires è la terza candidatura di fila: la capitale spagnola ha infatti perso il treno dei Giochi sia del 2012 (vinse Londra) sia del 2016 (Rio de Janeiro). Rafa Nadal e Leo Messi si sono pronunciati a favore di Madrid. E anche se si profila un durissimo testa a testa con Tokyo, la delegazione spagnola guidata dal premier Mariano Rajoy è ottimista. E d'altra parte è l'intera Spagna a puntare in queste ore lo sguardo verso l'Argentina, a sostegno della candidatura. Secondo un recente sondaggio, il 91% degli spagnoli è convinto del progetto 'Madrid 2020'. Non ci sono tentennamenti e tanto meno contestazioni, come nel caso per esempio di Rio. Tra i punti di forza, c'è un budget ridotto - il più basso di tutti - pari a circa 1,6 miliardi di euro. Oltre al fatto che l'80% dei lavori è già stato fatto.
TOKYO - La megalopoli giapponese è altrettanto agguerrita. Anzi, potrebbe essere anche avanti a Madrid. Nel caso di una vittoria, Tokyo potrebbe utilizzare il lungo cammino verso i Giochi del 2020 come già fece in occasione del '64. Quella volta il Giappone seppe approfittare al meglio delle Olimpiadi per archiviare l'orrore della Seconda guerra mondiale. Ora potrebbe fare altrettanto dopo l'incubo nucleare della centrale di Fukushima. Vincere segnerebbe per il Giappone l'avvio di una sorta di rinascita, dimenticando - se sarà possibile - terremoti e tsunami. Non è quindi un caso se il presidente di 'Tokyo 2020', Tsunekazu Takeda, abbia sottolineato a Buenos Aires che oggi il livello di radioattività presente nella città è del tutto simile a quello in altre megalopoli del mondo.
ISTANBUL - La nuova Turchia ogni giorno più vicina all'Ue rappresenta la candidatura più coraggiosa e affascinante: è una città euro-asiatica, ponte tra oriente e occidente, tra religioni e culture. Probabilmente non basterà. Pesano infatti come un macigno i recenti casi di doping di atleti turchi e soprattutto le tensioni sociali di questi ultimi mesi. Istanbul deve poi affrontare anche la sfortuna: proprio questo fine settimana, in perfetta coincidenza con il voto del Cio, la crisi siriana rischia di esplodere e di entrare in una nuova fase dagli esiti non prevedibili, anche per i Paesi vicini. E la Turchia è lì, a ridosso della Siria.
MADRID - Vincere è fondamentale, visto che sia la capitale sia la Spagna sono da anni in lotta contro la disoccupazione e una crisi economica lunga e devastante. Perdere sarebbe più che una semplice sconfitta, in quanto questa a Buenos Aires è la terza candidatura di fila: la capitale spagnola ha infatti perso il treno dei Giochi sia del 2012 (vinse Londra) sia del 2016 (Rio de Janeiro). Rafa Nadal e Leo Messi si sono pronunciati a favore di Madrid. E anche se si profila un durissimo testa a testa con Tokyo, la delegazione spagnola guidata dal premier Mariano Rajoy è ottimista. E d'altra parte è l'intera Spagna a puntare in queste ore lo sguardo verso l'Argentina, a sostegno della candidatura. Secondo un recente sondaggio, il 91% degli spagnoli è convinto del progetto 'Madrid 2020'. Non ci sono tentennamenti e tanto meno contestazioni, come nel caso per esempio di Rio. Tra i punti di forza, c'è un budget ridotto - il più basso di tutti - pari a circa 1,6 miliardi di euro. Oltre al fatto che l'80% dei lavori è già stato fatto.
TOKYO - La megalopoli giapponese è altrettanto agguerrita. Anzi, potrebbe essere anche avanti a Madrid. Nel caso di una vittoria, Tokyo potrebbe utilizzare il lungo cammino verso i Giochi del 2020 come già fece in occasione del '64. Quella volta il Giappone seppe approfittare al meglio delle Olimpiadi per archiviare l'orrore della Seconda guerra mondiale. Ora potrebbe fare altrettanto dopo l'incubo nucleare della centrale di Fukushima. Vincere segnerebbe per il Giappone l'avvio di una sorta di rinascita, dimenticando - se sarà possibile - terremoti e tsunami. Non è quindi un caso se il presidente di 'Tokyo 2020', Tsunekazu Takeda, abbia sottolineato a Buenos Aires che oggi il livello di radioattività presente nella città è del tutto simile a quello in altre megalopoli del mondo.
ISTANBUL - La nuova Turchia ogni giorno più vicina all'Ue rappresenta la candidatura più coraggiosa e affascinante: è una città euro-asiatica, ponte tra oriente e occidente, tra religioni e culture. Probabilmente non basterà. Pesano infatti come un macigno i recenti casi di doping di atleti turchi e soprattutto le tensioni sociali di questi ultimi mesi. Istanbul deve poi affrontare anche la sfortuna: proprio questo fine settimana, in perfetta coincidenza con il voto del Cio, la crisi siriana rischia di esplodere e di entrare in una nuova fase dagli esiti non prevedibili, anche per i Paesi vicini. E la Turchia è lì, a ridosso della Siria.