Tokyo in festa. E Letta: "Possiamo candidarci al 2024"

Olimpiadi
Tokyo si risveglia con i suoi quotidiani che celebrano l'assegnazione delle Olimpiadi 2020

Alla fine ha vinto la continuità, con l'entusiasmo di una città intera che esulta al grido di "banzai". Il premier giapponese su Twitter: "Ce l'abbiamo fatta". Rafa Nadal: "Meritava Madrid". Il premier italiano e il sindaco Marino rilanciano Roma

Il presidente del Cio, Jacques Rogge, non ha ancora finito di leggere il responso del voto dell'assemblea riunita a Buenos Aires che, nella Tosho Hall della Camera di Commercio nipponica nel cuore finanziario della capitale nipponica, scelta come quartier generale dal Comitato promotore Tokyo 2020, parte l'urlo liberatorio e la standing ovation.
Tokyo, dopo il 1964, si riaggiudica le Olimpiadi estive del 2020 e festeggia al grido di 'banzai, banzai, banzai', sinonimo di vittoria, ripetuto tre volte all'unisono sollevando e abbassando il braccio destro.

Letta: "Possiamo candidarci per il 2024" - "Quanto è successo a Buenos Aires mi fa pensare che nell'agenda 2024 l'Italia possa candidarsi alle Olimpiadi", ha detto il premier Enrico Letta a Cernobbio. L'Italia è un Paese grandioso ma "se abbiamo delle scadenze - ha aggiunto - impegniamo meglio. E' un tema su cui lavorerò".

Marino: "Roma ha i requisiti" - Della stessa idea il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che apre alla candidatura della "Città eterna" per le Olimpiadi 2024. "Ci sono le condizioni poiché la città possiede i requisiti necessari. Chiederò presto un incontro al premier Letta e al Presidente del Coni Giovanni Malagò, che ho già chiamato al telefono a Buenos Aires".

Malagò: "Ora si può sognare" - Entusiasta per la presa di posizione del premier anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che rivela: "Ho già parlato con Enrico Letta, ora si può sognare... Ho sentito anche il sindaco di Roma, Marino e il Governatore del Lazio, Zingaretti:ci vedremo presto".

Il premier Abe festeggia su Twitter - Un progetto compatto, innovativo all'insegna della tecno-efficienza, a servizio dello sport. E' stata questa la carta vincente della delegazione giapponese guidata dal premier Shinzo Abe per presentare Tokyo quale sede dei Giochi 2020. All'insegna della concretezza, il Giappone ha infatti scommesso su due-tre punti fondamentali: un progetto "affidabile, ora e fra sette anni", ha sottolineato Abe, prima di esprimere la propria gioia su Twitter. "Ce l'abbiamo fatta, Tokyo ospiterà le Olimpiadi del 2020. La notte sta finendo nel migliore dei modi in Giappone", il “cinguettio” del premier nipponico.

Akiyama (vicegovernatore Tokyo): "Arigatou" - Diverse le scelte della Turchia, che aveva puntato sulla novità e originalità di un'Olimpiade in una città euro-asiatica, e della Spagna, che aveva provato a presentare un paese non lontano dall' uscita della crisi e una metropoli "magica e divertente", come aveva detto la sindaco, Ana Botella. Sportivo il vicegovernatore metropolitano di Tokyo, Toshiyuki Akiyama, che commenta subito: "Congratulazioni a Tokyo e anche al lavoro fatto da Istanbul e Madrid, arigatou (grazie, ndr)".

2024, speranze per l’Europa - "Ha vinto il progetto migliore, il dossier migliore, la candidatura più credibile per sostenibilità, affidabilità economica e compattezza tecnica": dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò al termine della votazione. A questo punto, indipendentemente da quello che succederà per i Giochi Invernali del 2022 per i quali non esistono ancora candidature ufficiali, credo che l'Europa possa tornare protagonista nel 2024 visto che nel 2016 si va in America e nel 2020 in Asia. Roma? Ogni discorso è del tutto prematuro. Ne parleremo al ritorno in Italia, ovviamente a cominciare dal governo e dal sindaco Marino, ma conoscete tutti le mie idee e i miei sogni".

Nadal: "Meritava Madrid" - Non è d'accordo con il verdetto Rafa Nadal che dagli Usa, dove ha raggiunto la finale degli Us Open contro Djokovic, fa sapere che secondo lui Madrid avrebbe meritato di ospitare le Olimpiadi 2020. "E' duro e logorante per tutti noi, perché il Paese e la città di Madrid hanno lavorato tanto per avere questa chance, e a più riprese", ha detto il maiorchino. "Pensavamo di meritarlo, sono deluso, sentivo che eravamo ben piazzati, tutto il Paese era coinvolto", ha insistito Nadal. "Da oggi ci sono solo due opzioni: continuare o dire 'Ok, ci prendiamo una pausa, ci riposiamo un po' e tra qualche anno riproviamo", ha aggiunto. "Pensavo che dopo tre tentativi, le persone che decidono... dopo aver lavorato tanto per tanti anni, non so se sia al 100% giusto essere usciti al primo turno di qualificazione, quando i nostri rivali non avevano presentato altrettante candidature".