Atletica: sospesa la turca Bulut, argento a Londra 2012

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L'atleta turca, sul podio nei 1500 donne, sospesa per irregolarità nel passaporto biologico. Della finale del 2012 è la quinta atleta coinvolta in uno scandalo doping

La federazione turca di atletica ha annunciato che Gamze Bulut, argento nei 1500 donne all'Olimpiade di Londra 2012, è sotto inchiesta per doping. La Iaaf le ha infatti chiesto conto delle irregolarità emerse nel suo passaporto biologico. Secondo quanto ha riferito l'emittente televisiva turca NTV, gli ispettori della Iaaf hanno trovato anomalie nei campioni di sangue prelevati all'atleta in tre occasioni, nel 2011, 2012 e 2013. Così la 23enne Bulut è ora sospesa in attesa dell'esito delle indagini. Sembra quindi improbabile che 'erediti' l'oro dei Giochi dalla connazionale Asli Cakir Alptekin, che aveva vinto la gara ma che è stata squalificata otto anni per doping.

 

E non è tutto: di quella finale dei 1500 donne, la Bulut diventa la quinta atleta a essere coinvolta in un affare di doping. Prima di lei era toccato, oltre che alla Alptekin, alla bielorussa Nataliya Kareiva (/7a) e alla russa Yekaterina Kostetskaya (9/a) e, la settimana scorsa, alla svedese di origine etiope Abeba Aregawi, 5/a nella finale olimpica e campionessa del mondo a Mosca nel 2013.

 

Durissimo il commento dell'americana Shannon Rowbury, che nella finale di Londra 2012 fu sesta e ora si vedrà assegnata una medaglia (dovrebbe essere l'argento): "e pensare - dice l'americana in un videomessaggio postato su Youtube - che mentre queste colleghe facevano il giro d'onore sulla pista dello stadio Olimpico, io piangevo nel tunnel cercando di rendermi di nuovo presentabile agli occhi dei miei familiari, che erano lì, per far loro un sorriso e dire che mi sentivo bene. Questi bari, questa gente che trucca il gioco, rubano medaglie alle persone come me".