La Fiamma arriverà in un campo di accoglienza di Atene, Elenoas, dove dove 1.600 richiedenti asilo sono in attesa di essere accolti in Europa; a portarla un tedoforo speciale: Ibrahim al-Hussein, nuotatore siriano che perse una gamba durante la guerra
La torcia olimpica di Rio 2016 arriva in un campo rifugiati di Atene e a portarla è un tedoforo speciale: un nuotatore siriano richiedente asilo in Grecia che perse una gamba durante la guerra. Ibrahim al-Hussein, 27 anni, porterà la fiamma olimpica attraverso il campo Eleonas dove 1.600 richiedenti asilo sono in attesa di essere accolti in Europa.
Ibrahim è stato nominato tedoforo dal Consiglio greco per i rifugiati ed è tra i 450 tedofori incaricati di far arrivare la fiamma da Atene a Rio de Janeiro. Il gesto simbolico ha lo scopo di "mostrare solidarietà verso tutti i rifugiati del mondo in un momento in cui milioni di persone sono in fuga da guerre e persecuzioni in tutto il pianeta", scrive l'Unhcr.
"E' un privilegio immenso, un onore, portare la fiamma olimpica. Immaginate che il più grande dei vostri sogni da più di 20 anni si realizzi", ha detto emozionato l'atleta assicurando che porterà la torcia "per i siriani, per i rifugiati di tutto il mondo, per la Grecia, per lo sport e per le mie squadre di nuoto e di basket. Il mio obiettivo è non desistere mai, guardando sempre avanti. E posso riuscirci grazie allo sport".
Ibrahim è arrivato nell'isola greca di Samos nel 2014 dopo aver attraversato in gommone il mar Egeo. Atene è diventata la sua nuova casa, il luogo in cui ha ricostruito la sua vita e la sua identità come atleta. Qui infatti un dottore gli ha dato la possibilità di ricominciare a fare sport grazie a una protesi che gli è stata fatta fare gratuitamente. Ibrahim ha cominciato anche a giocare a basket in carrozzina a Maroussi, un sobborgo di Atene.
La fiamma è stata accesa la settimana scorsa nella città di Olimpia e, grazie alla staffetta di 12mila tedofori, arriverà fino in Brasile dando ufficialmente il via ai giochi olimpici il 5 agosto.