Malagò risponde a Tamberi: "Schwazer riabilitato"
OlimpiadiVIDEO. Il numero 1 del Coni interviene sul pesante attacco di Gianmarco Tamberi: "Se uno ruba e poi c'è una sentenza, alla fine della pena torna in libertà e può tornare a fare quel che faceva prima"
"Se uno ruba e poi c'è una sentenza, alla fine della pena torna in libertà e può tornare a fare quel che faceva prima, perché nella società c'è un percorso di riabilitazione. Ed è quello che è successo con Schwazer". Così Giovanni Malagò sullo sfogo di Gianmarco Tamberi nei confronti del marciatore riabilitato oggi dopo 3 anni e 6 mesi di stop per doping e definito dall'altista iridato "vergogna d'Italia": "Uno le regole le può trovare giuste o sbagliate, ma queste sono e a queste dobbiamo attenerci", ha aggiunto il n.1 del Coni.
Parlando a margine di una conferenza stampa in Sala Giunta del Coni, in cui è stata annunciata la positività del canottiere Niccolò Mornati, Malagò ha ricordato che "le regole, quelle della Wada, della Federazione di atletica leggera (Iaaf), sono chiare. Tutto il resto lascia il tempo che trova". "Ogni opinione va rispettata - ha concluso il numero uno dello sport italiano -, ma in tema di doping oggi esistono delle regole che non abbiamo scritto noi e prevedono certe sanzioni e certi comportamenti".
Donati: "Alex ha sbagliato e non ha avuto sconti" - "Hanno già provveduto i fan ad assalire Tamberi dandogli una lezione di vita e di umanità. Non vorrei infierire su un ragazzo che ha sbagliato". Così Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer, commenta l'attacco dell'atleta azzurro al marciatore che finisce di scontare la squalifica per doping.
"Alex è una persona che ha sbagliato, che ha sofferto tantissimo per il suo errore, giustamente - spiega Donati che sta seguendo l'allenamento di Schwazer - non gli è stato concesso un solo giorno di sconto sulla sua squalifica e va bene così. Si è messo nelle mani di un allenatore come me che non gli avrebbe fatto sconti e da quando l'ho cominciato a seguire l'abbiamo sottoposto ad una raffica di controlli. Altri controlli li hanno fatti la Iaaf e il Coni. Una media di uno ogni 6-7 giorni. A questo punto ci vuole rispetto e quindi direi che questo attacco qualifica chi lo fa e chi lo ha provocato".
Donati aggiunge che "i regolamenti sono stati perfettamente rispettati, Alex oggi finisce di pagare il suo conto con questa lunghissima squalifica, quindi è assolutamente idoneo per poter tornare alle gare. Dà tutte le garanzie sulla sua pulizia. Nel corso dell'allenamento è stato monitorato dai responsabili della Federazione. Ora basta, che altro bisogna fare? Qui non abbiamo eliminato solo il doping e questo è ovvio. Alex ha eliminato integratori, anti asmatici per un asma che non aveva, tutte cose che prima venivano concesse da gente compiacente che gli stava intorno e quindi ho l'impressione che questo dia fastidio. E' una storia di rottura, un'atletica vera, pulita che dimostra di saper ottenere dei risultati. E' questo che dà fastidio a persone che sono vissute nella corruzione".
Infine Donati spiega che "Alex non ha animosità nei confronti di Tamberi. A me Tamberi sta simpatico e faccio il tifo per lui perche' lo vedo come un atleta vero. Un grande campione vero in un'atletica che ha una storia di doping pazzesca e quindi non ho remora verso di lui. Lo considero l'errore di un giovane punto e basta".