Rio 2016, la Iaaf: Russia fuori dai Giochi

Olimpiadi
Sebastian Coe presidente della Iaaf (Getty)

La Federazione Internazionale di Atletica leggera ha confermato la sospensione della Russia per doping estromettendola dai Giochi brasiliani. Putin: "Decisione ingiusta"

Decisione clamorosa della Iaaf. La Russia è stata sospesa per "doping di stato" e dunque nell'atletica leggera non potrà partecipare ai Giochi di Rio 2016. La Federazione internazionale ha deciso di non revocare la sospensione imposta a novembre alla federatletica russa per lo scandalo doping e poi estesa a marzo. La decisione è arrivata dopo ore di tensione. Tuttavia la Iaaf si è riservata la possibilità di concedere delle Wild Card agli atleti "puliti". E' già arrivata la risposta del Ministro dello sport russo, Vitali Mutko: "La squalifica della federazione russa di atletica leggera era aspettata, lo si poteva prevedere. Reagiremo".

La federazione russa era stata sospesa il 13 novembre scorso dal consiglio della Iaaf a seguito di quanto stabilito dall'indagine sulle truffe legate all'uso di doping in Russia condotta dalla commissione indipendente della Wada diretta da Dick Pound. La sospensione riguarda sia gli atleti che l'intera federazione e quindi anche le manifestazioni di pertinenza internazionale (Iaaf e Eaa). In sede Cio potrebbe essere trovato un accordo per far gareggiare solo alle Olimpiadi atleti russi mai coinvolti in un caso doping. Questa resta, per il momento, solo un ipotesi. Intanto è certa l'assenza della Russia dai prossimi Europei di Amsterdam.


Putin: "Nessun doping di stato" - A tale proposito Vladimir Putin ha negato con forza le accuse di doping di Stato per gli atleti russi: secondo il leader del Cremlino, il governo di Mosca non è mai stato e "non può essere" coinvolto nell'organizzazione di doping. "A livello di Stato noi abbiamo lottato e continueremo a lottare contro il doping nello sport", ha detto Putin.


Gli atleti onesti non dovrebbero essere puniti perché altri si sono dopati: ha dichiarato ancora Putin. "Non possono esserci responsabilità collettive per tutti gli atleti o per gli atleti di una federazione se qualcuno ha fatto uso di sostanze dopanti", ha detto il leader del Cremlino, aggiungendo che "la responsabilità può essere solo individuale".


"Decisione ingiusta" - Parlando in serata con i media stranieri, Putin ha definito la decisione "ingiusta", sottolineando che la Iaaf avrebbe inflitto, a suo parere, una punizione "collettiva" che ha colpito anche gli atleti puliti.


Mutko: "Reagiremo" - "La squalifica della federazione russa di atletica leggera era aspettata, lo si poteva prevedere. Reagiremo". Lo ha dichiarato il ministro dello Sport russo, Vitali Mutko, commentando la decisione dell'Iaaf di non revocare la sospensione imposta alla federatletica russa per lo scandalo doping. La Russia farà ricorso al Tas.

La decisione della Iaaf di escludere gli atleti russi dai Giochi di Rio è "una violazione dei diritti dell'uomo": a dichiararlo e' la russa Ielena Isinbaieva, campionessa di salto con l'asta, che minaccia di rivolgersi alla "Corte dei diritti dell'uomo". 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Key moments – RUSAF suspension and reinstatement process: <a href="https://t.co/rczFospuR0">https://t.co/rczFospuR0</a>&mdash; IAAF (@iaaforg) <a href="https://twitter.com/iaaforg/status/743573995447062528">16 giugno 2016</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>