Renzi a Sky: "Basta polemiche, parliamo di sport"

Olimpiadi
Matteo Renzi con un gruppo di atleti a Rio (foto LaPresse)

INTERVISTA ESCLUSIVA. Da Rio, il presidente del Consiglio invoca una tregua olimpica: "Roma 2024? Pensiamo ai nostri atleti". Poi parla di tutto, dalle speranze azzurre di medaglia al particolare momento del Brasile

"Queste Olimpiadi possono essere un'occasione di ripartenza per il Brasile, anche se arrivano in un momento di difficoltà". In un’intervista esclusiva a Sky Sport, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato di tutto: dalle speranze azzurre di medaglia, alla politica. E ha invocato la tregua olimpica: "Questo è il momento di far parlare la grande bellezza dello sport. Roma 2024? C'è ancora tempo, il giorno dopo la fine dei Giochi discuteremo di tutto il resto. Roma 2024 è una bella candidatura". Inevitabile un cenno al Brasile: "Quando ottenne la doppietta Mondiali 2014-Giochi 2016, nessun avrebbe creduto a chi avesse previsto un Paese in recessione così forte. Allora sembrò il suggello al trionfo di Lula che aveva fatto un lavoro straordinario, portando il Brasile fuori dalla crisi", ha aggiunto il premier.
 

L'importanza del tricolore - "L'Italia è senso di appartenenza, ogni volta che vedo il tricolore mi commuovo", ha proseguito Renzi dopo aver tratteggiato, nell’intervista con Lia Capizzi, il suo pantheon degli sportivi, dopo aver sottolineato che per lui il primo ricordo olimpico è quello di Los Angeles '84 ("l'olimpiade della Dorio, Andrei e Cova"): "Ma il poster sportivo per me - ha aggiunto - è Antognoni".  

 

L’atleta preferita - "Chi è oggi l'atleta preferito? E' il 5 agosto e quindi la preferita è una sola: Federica Pellegrini, che oggi compie 28 anni ed è la nostra portabandiera. Con tutto il rispetto per Phelps, Djokovic, Nadal, oggi è "only" Federica Pellegrini, una scelta molto 'italian style', orgoglio italiano". Poi il punto sugli italiani che possono andare a medaglia al primo giorno di gare: "Ce ne sono un po'. Petra Zublasing per esempio e Vincenzo Nibali. Con il Giro che ha fatto ha dimostrato cosa voglia dire non arrendersi mai".