Errigo e Tatanka, Giochi al veleno: ko e polemiche

Olimpiadi
Una fase dell'assalto tra la Errigo e la canadese Harvey, che ha visto l'italiana sconfitta (foto Getty)
Errigo-Harvey_10-08-2016_Getty

Dopo gara nervoso per il pugile casertano, che si produce in un botta e risposta con Patrizio Oliva. La schermitrice attacca l'ex maestro Tomassini: "Non ha avuto rispetto", lui replica: "Cerca scusanti alla sconfitta"

Dopo lo sfogo di Federica Pellegrini in seguito alla finale dei 200 stile libero, tocca a Clemente Russo e Arianna Errigo spargere sale sulle ferite della propria eliminazione da Rio 2016. Per entrambi, la delusione si mischia alla consapevolezza che potrebbe essere stata l'ultima chance di ottenere un piazzamento olimpico. E nel dopo gara l'autocritica si unisce alla ricerca di altri colpevoli.

Russo: "Oliva stupido". E Patrizio replica: "Lui perdente nella vita" - Eliminato dal russo (di passaporto) Tishchenko, il pugile casertano ci va giù duro: "Avete visto che è successo? Oggi anche chi non capisce un cavolo di pugilato ha pensato che avevo vinto. Nel secondo round ho messo a segno dai sette ai dieci colpi, lui mi ha toccato solo di striscio. Dal 2012 in poi è ricominciato lo schifo di prima, del resto i giudici sono uomini". Ma il vero bersaglio di 'Tatanka' è un altro, pur senza fare nomi è evidente che si riferisca a Patrizio Oliva, oro olimpico a Mosca 1980, definito al termine del match "Uno che fa lo stupido, dopo essere stato campione e poi allenatore".
Arriva pronta la risposta dell'attuale commentatore televisivo: "Russo stia tranquillo, non sarò così piccino da denunciarlo perchè mi ha dato dello stupido. Gli dico che non è stato sconfitto solo sul ring, ma ha dimostrato di essere un perdente nella vita". "Oggi ho un altro ruolo e devo essere equilibrato" - ha proseguito Oliva - "Non posso fare il tifoso, anche se qualcuno vuole sempre sentirsi dire che è bello e bravo. Il verdetto dei giudici può essere discutibile, è vero, ma non serve accontentarlo dicendogli che va tutto bene così".

 

Arianna Errigo: "Il mio maestro non ha avuto rispetto". Tomassini: "Cerca scuse per la sconfitta" - La schermitrice monzese fuori negli negli ottavi del fioretto, per mano della canadese Harvey. Un vero flop, mentre Elisa Di Francisca bissa la finale per l'oro, dopo Londra.  Storia di una antica (e cordiale) rivalità all'italiana, in pedana e fuori, esplosa quando Giulio Tomassini, storico maestro di vari atleti e della nazionale, ha praticamente cominciato ad affiancare Giovanna Trillini nell'allenamento della Di Francisca. E così Arianna ha deciso di rimanere da sola, dallo scorso gennaio. "Deve esserci il rispetto reciproco. Ho preferito allenarmi con il mio fidanzato (il fiorettista Luca Simoncelli) anche a rischio di perdere l'oro. Non transigo sulla fiducia e sull'aspetto umano". Parole forti, piene di rammarico per quello che poteva essere: "Ho 28 anni, era questo il momento giusto. Una carriera ancora lunga? Direi che non sono più giovanissima. Tokyo 2020 è un obiettivo, ma al momento l'ultima cosa che mi interessa".
In serata è poi arrivata la replica di Giulio Tomassini, che rispedisce al mittente le accuse: "E' stata lei a non rispettarmi, il mio mestiere è insegnare scherma a chiunque lo chieda. Credo stia cercando solo una scusa per giustificare la sconfitta". Il maestro jesino ha rivelato: "Mi disse di non azzardarmi ad allenare la sua avversaria, ma quando presi lei come allieva e avevo già la Vezzali, allora le andava bene".