In occasione del convegno "Sport e legalità" tenutosi a Roma, il presidente del Coni è tornato a parlare dello scandalo che ha travolto lo sport russo: "Il dossier del Cio è terribile". Poi su altri temi, come gli stadi di proprietà: "Quello è il futuro", e il capitolo Lega calcio: "Commissariamento? Fino all'11 c'è possibilità di trovare un accordo"
L'esclusione della Russia dai Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018 è "una cosa eclatante, sconvolgente, terribile, epocale". "Quello che sembrava impossibile di fatto è avvenuto, indubbiamente c'è stata una relazione molto pesante degli incaricati del Cio". Lo ha detto il Presidente sel Coni, in occasione del convegno "Sport e legalità" a Roma. "La dichiarazione di Putin (no al boicottaggio) è stata simbolicamente significativa perché di fatto ha detto che non gli va di pregiudicare l'opportunità ai singoli atleti russi puliti di vincere una medaglia" e che possono avere "la loro soddisfazione sul campo" con la bandiera del Cio.
Secondo Malagò, "quei signori che hanno barato e manomesso le provette" e gli atleti che non hanno rispettato le regole "hanno influenzato la vita degli altri sportivi". "La medaglia viene restituita, ma non è la stessa cosa", "molti atleti hanno compromesso la loro carriera" a causa di perdita di sponsor e investimenti. In generale, ha osservato il Presidente del Coni, "è una grande sconfitta di tutti in assoluto che ai giochi invernali non ci sia un paese come la Russia e poi in particolare che la classifica di Sochi era completamente artefatta con molte medaglie che vengono restituite, tra cui alla nostra Oberhofer e magari ce ne arriva anche qualche altra". In Italia, ha concluso, sono stati fatti "grandi passi avanti negli ultimi anni" contro il doping destinando maggiori risorse alla lotta: "Oggi gli atleti italiani sanno che rischiare è diventata una follia, è un suicidio. Il messaggio è passato. Fuori confine siamo una best practice da applicare".
Gi stadi di proprietà sono il futuro
Quanto al capitolo stadi di proprietà a chi gli chiedeva se sia il caso, dopo l'approvazione del progetto dello stadio della Roma, di farne uno anche per la Lazio: ""Assolutamente sì, sia per la Lazio sia per le altre società che stanno portando avanti i propri progetti". Malagò ha, quindi, ricordato che il Cagliari "è molto avanti" su questa strada e che "a Bologna si stanno muovendo le cose". "Poi c'è Firenze" e anche "su Milano c'è fermento. Non vorrei mancare di rispetto scordando qualcuno, ma il futuro è questo, l'ho sempre sostenuto", ha concluso precisando che "a macchia di leopardo le cose vanno avanti".
Commissariamento? Fino alla sera dell'11 si può trovare un accordo"
"Bisogna capire e vedere se la Lega calcio farà questa cosa e soprattutto se normativamente si può fare", ha spiegato ancora Malagò in merito all'ipotesi che le società di Serie A chiedano alla Federcalcio una
proroga del commissariamento. Quali scenari possibili? "Non lo so - ha risposto Malagò - vediamo il 12 dicembre. Fino alla sera dell'11 le società hanno la possibilità di trovare un accordo".