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Sofia Goggia, quella promessa a 9 anni: "Sogno di vincere le Olimpiadi di discesa libera"

Olimpiadi

La sciatrice azzurra ha postato su Twitter una sua scheda risalente a 15 anni fa in cui sognava di vincere l'oro olimpico di discesa libera. Dopo innumerevoli ore di allenamento la bergamasca può dire, a soli 25 anni, di aver realizzato il suo sogno

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A Pyeongchang è stata forse la protagonista assoluta, portando a casa uno dei tre ori conquistati dalla spedizione azzurra alle Olimpiadi invernali 2018. Ora è una delle sportive italiane più amate e celebrate. Sofia Goggia ha confermato in Corea del Sud tutto il talento fatto intravedere nei primissimi anni di agonismo e adesso si gode i meritati elogi. Talento che la sciatrice bergamasca è migliorata grazie a un'incredibile quantità di allenamenti. "Lavoro, lavoro, lavoro" è stato il mantra della sua crescita in pista, sempre focalizzata sull'obiettivo e pronta a ogni sacrificio pur di raggiungerlo. Il sogno è stato sempre lo stesso: ottenere la medaglia più ambita alle Olimpiadi nella specialità della discesa libera. Un punto di arrivo che si è prefissata da quando è scattata la sua passione per lo sci e che ora considera invece solo un altro passo del suo percorso di crescita, tanto grande è l'ambizione e la personalità che ha costruito in questi anni. Concentrazione, uno spirito da guerriera resistente a ogni forma di dolore e voglia di vincere che, tramite una scheda postata dalla Goggia su Twitter e risalente a oltre 15 anni fa, la sciatrice azzurra ha dimostrato di avere fin da piccolina. Gliela sottopose Battista Tommasoni, ex azzurro e allenatore del suo Sci club. Al tempo era una bambina, già consapevole però della propria fame di successi. Nella scheda comparsa sui social della Goggia infatti, scritta il 2 ottobre 2002, la bergamasca affermava di sentirsi bene sia fisicamente e psicologicamente e lo scopo dei suoi allenamenti era quello di ridurre progressivamente tutti gli errori di cui, in maniera onesta, (e non è una cosa da poco a quell'età) si dichiarava colpevole. Per farlo era pronta ad allenarsi tre volte a settimana nel periodo di preparazione e due volte durante i giorni delle gare. Era motivata al massimo all'inseguimento dell'obiettivo, l'oro olimpico in discesa libera, ma non riuscire a raggiungerlo non avrebbe cambiato di una virgola il giudizio che nutriva per sé stessa. Ora Sofia è diventata grande e a 25 anni può dire già di aver realizzato il suo sogno nel cassetto, il primo si spera di una lunga serie.