Olimpiadi 2026, Milano Cortina: presentati logo e candidatura. Malagò: "Il sogno diventerà realtà"

Olimpiadi

Francesco Pierantozzi

All'assemblea generale dei comitati olimpici internazionali, riuniti a Tokyo, il presidente del CONI Malagò insieme con il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore del Veneto Luca Zaia ha presentato al mondo la candidatura congiunta italiana per i Giochi invernali 2026. Svelato anche il logo

Oggi a Tokyo c’è stata la prima presentazione ufficiale della candidatura italiana alle olimpiadi invernali 2026 davanti a mille delegati di 206 paesi, rappresentanti dei comitati olimpici nazionali, fra i quali 65 membri del CIO, il comitato olimpico internazionale, che dovrà decidere a giugno chi le organizzerà. In 20 minuti scarsi, in inglese, quasi cinque più del previsto, il presidente del CONI Malagò ha aperto lo spazio riservato alla proposta italiana, concentrandosi sulla solidità della candidatura, sul rispetto della cosiddetta “Agenda 2020”, che chiede sostenibilità, sostegno popolare, utilizzo di impianti esistenti, e poi su tradizione, innovazione, pubblico e privato, efficienza e fascino, prima di lanciare un video emozionale con immagini di Milano, della sua vita quotidiana, del suo “meglio”, tra moda e architettura, lavoro e divertimento, e delle montagne che saranno protagoniste oltre alle facce azzurre più conosciute degli storici successi olimpici con il nuovo logo a chiudere: un Duomo che sembra richiamare le guglie delle Dolomiti.

Quindi ha preso la parola il sindaco di Milano Sala, che ha parlato più a lungo di tutti, 6 minuti, e che ha sottolineato i successi di Expo e la volontà della gente della sua città di volere le olimpiadi, con una percentuale dell’83% a favore. Il governatore del Veneto Zaia, dopo un richiamo a Venezia e Verona, che dovrebbe avere la cerimonia di chiusura all’Arena, ha parlato ovviamente di Cortina, del fascino delle Dolomiti, e dei mondiali di sci alpino del 2021, trampolino ideale per il 2026, con piste pronte e non solo. Infine Arianna Fontana, la donna che ha vinto più medaglie olimpiche nello short track, con un inglese impeccabile (il marito-allenatore è americano, ndr) ha spinto la proposta ricordando anche la sua Valtellina, dove è nata e dove si gareggerà.

Le reazioni

"La nostra è una candidatura che parte dal territorio, nel pieno rispetto dell'agenda 2020 con cui il Cio ha dettato le linee guida dei Giochi del futuro: sono sicuro che il sogno di Milano-Cortina 2026 diventerà realtà", ha commentato il numero uno del CONI, Giovanni Malagò.  

"Nel 2026 le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali saranno le prime a essere concepite e create secondo i nuovi principi del Cio - ha ribadito Sala nel corso della presentazione della candidatura -. La nostra candidatura congiunta ha il merito di aiutarci a limitare sia il budget complessivo sia il consumo di suolo. Si tratta di un'opportunità inestimabile per riaffermare il messaggio Olimpico in chiave contemporanea, con un impatto positivo sulle comunità locali - ha concluso -. Il nostro progetto ha la forza economica di una macro-regione tra le più prosperose".

Gli fa eco Luca Zaia. "Per noi questi Giochi Invernali non sono un problema ma una grande opportunità e siamo molto orgogliosi di ospitarli - ha affermato il governatore del Veneto -. Siamo pronti a dimostrare che i Giochi Olimpici Invernali promuoveranno in modo utile e rispettoso lo sport e la comunità che li ospiterà". Euforica anche Arianna Fontana. "Un onore per me far parte di questo team e affrontare un'altra sfida per portare l'Italia in alto nel mondo", ha scritto su Twitter l'azzurra.