Il sottosegretario Giorgetti ha consegnato al Cio la lettera di impegno durante il confronto tra i delegati Cio e la commissione che organizza la candidatura di Milano-Cortina ai Giochi
Il governo ha firmato le garanzie finanziarie a sostegno della candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026. Durante il meeting organizzato a Palazzo Reale di Milano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, ha consegnato il documento ufficiale a Octavian Morariu, il membro Cio che presiede la delegazione internazionale. Giorgetti non nasconde la gioia per l'importante passo in avanti verso l'assegnazione dei Giochi invernali 2026: "Soddisfatto e emozionato per il risultato raggiunto. Lo merita il nostro sport e tutti coloro che si sono impegnati per rendere possibile la candidatura Milano-Cortina per i Giochi 2026. Ringrazio tutti e in particolare il presidente Giuseppe Conte che ha sempre sostenuto il progetto". Presente anche il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che per l'occasione indossava un giaccone della candidatura Milano-Cortina: "Ci sono i soldi del governo per i Giochi? Assolutamente, c'è la garanzia di coprire tutte le spese per l'ordine pubblico, dipende da me direttamente".
Malagò: "80% popolazione favorevole ai Giochi"
"Siamo supportati dalla maggioranza della popolazione, come dimostra ogni sondaggio. Le indagini, hanno dimostrato che c'è una percentuale apparente dell'80% dei cittadini" a favore delle Olimpiadi invernali. Lo ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante e a margine del seminario di confronto con la commissione di valutazione del Cio che esamina la candidatura di Milano-Cortina. "E' un dato clamorosamente importante, che credo incida molto sulle valutazioni della commissione - ha aggiunto Malagò, che accompagna i commissari del Cio nei siti della candidatura -. Al di là dei numeri, ciò che conta è che in tre giorni e mezzo ho fatto 1.200 chilometri e se c'è una forza importante o marginale contro il progetto si sarebbe avvertito. Invece, dovunque siamo andati, è stata una festa, a ogni livello. A meno che non si viva in regimi che non sono certo l'Italia, questa cosa non si costruisce. E' il più grande termometro della volontà degli italiani e di queste terre di ospitare i Giochi".