Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina, Sala: "Ora fare in fretta". Zaia: "Già partiti"

Olimpiadi

Dopo la vittoria olimpica, il sindaco del capoluogo lombardi a Sky spiega: "Dobbiamo partire in fretta, non fare come Expo quando è stata necessaria la procedura d'urgenza". Il presidente della Regione Veneto: "Non si arriva con un dossier se non si è già partiti"

OLIMPIADI A MILANO CORTINA - LA REAZIONE DELLA SVEZIA

I LUOGHI OLIMPICI - GLI ITALIANI PIU' MEDAGLIATI - LE PAROLE DI GIOVANNI MALAGO' 

Una lunga corsa, momenti difficili in cui sembrava dovesse finir tutto, la vittoria. Milano e Cortina ospiteranno i Giochi olimpici invernali del 2026. La gioia è inevitabile. "Una fatica blu e incredibile", ha detto a Sky il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, che sa bene come organizzare un grande evento -. Il tempo perso all'inizio su Expo ha portato poi a dover velocizzare le cose. Questa volta non dobbiamo fare lo stesso errore. Bisogna partire subito senza ricorrere alla procedura d’urgenza alla fine. Detto ciò è una soddisfazione immensa: Expo aveva il senso dei sei mesi ma il fascino delle Olimpiadi non ce l’ha nient’altro”. Certo, la riuscita dell’esposizione del 2015 ha avuto il suo peso: “Ho sottolineato diverse volte dei 21 milioni di visitatori, dello sforzo organizzativo e secondo me ha pesato. Milano è sempre quella, se non che forse è anche un po’ migliorata. La presentazione, poi, mi dicono sia piaciuta molto. E’ stata molto varia, ha unito il pragmatismo con il fascino italiano. Poi abbiamo vinto bene, ma oggettivamente quanti voti si sono spostati alla fine, chi lo sa?”.

Il tandem con Malagò

Il sindaco di Milano è stato tra i più vicini a Malagò dopo il naufragio della candidatura Olimpica di Roma 2024. “Ho avuto dei momenti anche di tensione con il Coni quando si stava definendo la compagine che si sarebbe presentata. Nonostante ciò non abbiamo mai perso la fiducia, abbiamo sempre lavorato insieme. E mi pare giusto riconoscere grande merito a Giovanni. Ha fatto un eccellente lavoro. Ma tutti hanno portato il loro contributo: è la vittoria di tutti”.

Quando è nata l’idea della candidatura

“Dopo la fine della candidatura di Roma? La discussione è nata lì tra me e Giovanni. Abbiamo visto una finestra, io confesso che all’inizio avevo pensato alle Olimpiadi estive per Milano. Poi però con la doppia assegnazione di Parigi-Los Angeles era impossibile. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti perché non le invernali? Da lì abbiamo cominciato. Poi lasciatemi dire: poteva essere anche Milano da sola. Unire Milano e Cortina però funziona”.

"Roma? Spiace"

E a chi gli ha chiesto a margine dell’incontro la differenza tra le candidature di Milano e Roma, Sala ha risposto così: "Ora Milano e Roma sono differenti, in termini di trasporti pubblici, raccolta di rifiuti. Noi abbiamo fatto progressi in questi anni e lo abbiamo provato con Expo. Io spero che si possa vedere un miglioramento a Roma, la adoro. Ma alla fine Milano è più solida, forse loro hanno fatto un errore a lasciare la candidatura. Ma noi siamo qua. Il mio mandato scade nel 2021, potrei fare un altro mandato che finirebbe a maggio 2026. Ma diciamo che la nostra nazione ha bisogno di Roma". La vittoria sulle Olimpiadi, cancella anche la sconfitta per l’assegnazione dell’agenzia del farmaco: "Per me è stata emotivamente una rivincita dopo Ema, ma se devo dire questa è più importante. Perdere una seconda volta sarebbe stato alquanto seccante, ci voleva".

Il presidente del Veneto Zaia: "Siamo già partiti"

La soddisfazione del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’altro vincitore, a Sky: "Non eravamo sicuri di farcela. Tanto è vero che la votazione è stata anche importante: 47 a 34. Quindi qualcuno li ha votati gli svedesi... Ci abbiamo creduto, nel mio caso ho creduto a un’avventura, quella di Cortina, che tutti davano per impossibile avendo già avuto le Olimpiadi invernali del ’56. Oggi posso dire che è una location per il 2026. Chi salta sul carro? Abbiamo sempre pullman liberi (ride ndr). Malagò? Ha fatto un grande lavoro e seguito bene la partita, ci ha creduto, mi ha creduto. Questa candidatura ha avuto dei momenti complicati, difficili. In alcuni momenti sembrava poter saltare tutto. Invece abbiamo tenuto fermo il punto e poi il risultato è arrivato". E ancora: "Noi siamo già partiti per i Giochi, non si arriva con un dossier
così se non si è già partiti".