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Federica Pellegrini a Sky: "Potrei continuare dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020"

Olimpiadi

Intervista di Lia Capizzi

In occasione della prima puntata di "Italia's got Talent 2020" in onda su Sky Uno e Tv8, Federica Pellegrini in esclusiva a Sky Sport fa una rivelazione importante: "Potrei continuare dopo l'Olimpiade di Tokyo 2020. La gara con me stessa è sempre accesa" VIDEO

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È cresciuta sotto i riflettori fin dalla tenera età di 16 anni, ha dovuto abituarsi ad essere giudicata in acqua ma anche fuori dalla vasca, ogni sua dichiarazione soppesata, qualsiasi suo comportamento passato al setaccio, nella sua carriera i media sono stati una presenza gratificante ma altrettanto invadente. La maturità ha portato a Federica Pellegrini una nuova consapevolezza, è più sicura ma anche più morbida, meno tranchant e più sorridente. La fuoriclasse del nuoto mondiale ha instaurato un rapporto confidenziale e spontaneo con la televisione. L’esperienza di Italia’s Got Talent è servita per far conoscere le sfaccettature del suo essere donna, determinata ma pure delicata, intransigente ma anche sensibile. Per poter partecipare anche alla seconda stagione del talent di SkyUno c’era una sola possibile condizione: anticipare le registrazioni. E così è stato.

“Devo ringraziare la produzione che ha fatto i salti mortali per poter registrare tutte le audition nel mese di settembre, l’unico mese disponibile prima di iniziare l’intesa preparazione di allenamenti verso Tokyo. È stato un enorme piacere per me”.

Nel ruolo di giudice ti devi immedesimare con la paura che hanno i concorrenti prima di salire sul palco. La paura tu la conosci, quel sentimento che ti accompagna sempre in acqua. Fa specie che una leggenda come te abbia ancora molta fifa prima di una gara importante

“Credo che la paura sia anche la mia fortuna. Se fossi troppo tranquilla vorrebbe dire che non darei più importanza al risultato. La tensione invece mi porta ad essere molto più attiva e più concentrata, sento ancora così tanto ogni gara”

Propongo una scommessa, sulla base di una mia sensazione. Non sono così sicura che tu finisca di nuotare dopo le Olimpiadi di Tokyo.

Sto pensando seriamente di andare avanti anche dopo…

Di continuare a nuotare anche dopo Tokyo?

“Solamente per non sentirmi dire ogni volta da tutti voi: è l’ultima gara…”.

La Pellegrini sorride, nel viso compare una smorfia di riflessione.

Chissà. I colpi di testa dopo tutto fanno parte della mia vita. Vediamo. Adesso facciamo Tokyo e poi ci pensiamo”.

Questa è una apertura che non avevi mai fatto però. Ci sono all’orizzonte gli Europei 2022 a Roma nella “tua” piscina del Foro Italico. Ma la Pellegrini campionessa ha sempre ragionato per quadriennio olimpico, quindi ci sarebbero anche le Olimpiadi di Parigi 2024.

“Si, diciamo che è una consapevolezza nuova degli ultimi mesi. La piscina di Roma richiama molto la mia attenzione… Vedremo, non voglio sbilanciarmi su niente. Prima penso alle qualificazioni olimpiche agli Assoluti di marzo a Riccione e poi vedremo tutto il resto".

Diciamo che Tokyo potrebbe essere la tua ultima Olimpiade ma non è detto. Per il momento mettiamo un punto.

“ Nella vita mai dire mai. Quindi punto e a capo, per il momento”.

È il destino dei grandi subire una sorta di tormentone in merito al ritiro. Roger Federer oramai ci ride su: è da dieci anni che mi chiedete quando mi ritiro, tanto lo decido io.

“Su questo non ci sono dubbi. E’ una scelta personale, non è certo una scelta che ti devono imporre o dettare gli altri”.

Pur avendo vinto tutto, aver conquistato per i tuoi enormi meriti l’appellativo di leggenda, continui a subire come una principiante il fascino dei cinque cerchi.

“E’ difficile spiegarlo. L’Olimpiade è una cosa talmente strana e particolare, è importante per qualsiasi sportivo. Ma non ci si abitua mai. A Tokyo sarà la quinta Olimpiade – anche se devo ancora qualificarmi, diciamo che se la farò sarà la mia quinta (ndr la scaramanzia è nel Dna di Federica)- ma so già che per me non cambierà niente rispetto alla prima volta, sarà sempre una emozione a sè. E’ un sentimento così bello che però è capace di generare molta fifa”.

Si torna dunque al concetto di partenza della paura. Ma come, proprio perché è la quinta volta dovrebbe essere la tua Olimpiade più tranquilla. Non devi dimostrare più nulla a nessuno ma da atleta esigente e iper competitiva quale sei la pressione te la metterai addosso da sola

“Sicuro. Il fatto di aver raccolto tanto soprattutto negli ultimi due Mondiali mi dà molta sicurezza, non nel senso: vado lì a vincere. No. Intendo che ho già raccolto molto di più di quello che avrei pensato e quindi sono molto tranquilla da questo punto di vista. Ma c’è sempre quello spirito di agonista che suona il campanello. È la gara interiore con me stessa che è sempre molto accesa”.