Olimpiadi invernali Pechino 2022, discesa libera maschile: Paris 6°, fuori Innerhofer

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Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

©Getty

Gli azzurri restano a bocca asciutta nella discesa libera maschile dei Giochi di Pechino. A Yanqing il migliore è Dominik Paris, sesto a 52 centesimi dal vincitore Feuz. Matteo Marsaglia chiude 15°, Christof Innerhofer fuori dopo appena due porte. Sul podio anche il 41enne Clarey e Mayer

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La discesa olimpica ha mantenuto le attese per spettacolarità e incertezza tra i big e chi di colpo si è ritrovato grande a 41 anni. A vincere con una discesa magica, ancor di più al secondo 69, nell’impostare il destra a 90° su gamba sinistra con un mix di potenza e scioltezza da annichilire chiunque, è stato Feuz. Non più lo stesso dei testa a testa con Paris, ma sempre con quel killer instinct decisivo. Aggiungendo questo oro ha vinto tutto quel che poteva vincere in carriera, diventando leggenda, ma probabilmente mai e poi mai avrebbe pensato di giocarsela con Clarey. Il francese, secondo già a Kitzbuhel e sempre vicino ai migliori più in prova che in gara quest’anno è stato perfetto, nel giorno che vale una vita sportiva. Perfetto, pagando quei pochi centesimi proprio in quel destra sinistra dove Fuez ha pennellato il capolavoro. Clarey non è stato da meno perché porta a casa medaglia e record. Il più anziano, a 41 anni, a podio all’Olimpiade, nello sci alpino, nella giornata in cui la Brignone stabilisce lo stesso primato, ma con un paio di lustri in meno, nel gigante femminile. Un segnale positivo per Paris che tra quattro anni, sulla sua Stelvio, a Milano-Cortina 2026 sarà, con 36 anni, un ragazzino rispetto a Clarey. Paris non era tra i favoriti e probabilmente, guardando anche alla stagione e al tipo di pista, più di così non avrebbe potuto fare. Non ha avuto il colpo di un giorno, così come Innerhofer, uscito male e subito, ma che tra quattro anni avrà l’età di Clarey di oggi, quindi mai dire mai. Marsaglia ha fatto il suo, onorando con una top 15, la sua presenza in discesa in attesa del Super g. Matthias Mayer si è confermato cannibale olimpico. A secco e mai medagliato ai mondiali, è andato a segno per la terza olimpiade consecutiva. Dopo due ori ecco un bronzo che vale tanto. Primo degli sconfitti Crawford, un bambino rispetto a quelli sul podio, con i suoi 25 anni. Guardando la carta d’identità, in questi casi, si dice che avrà modo di rifarsi, ma i 7 centesimi dal sogno all’incubo, dopo 3 chilometri e 152 metri di pista centesimi bruciano e rischiano di bruciare la testa. In questa giornata hanno totalmente fallito i Ferragnez dello sci, Shiffrin e Kilde. Favoriti d’obbligo e sciolti come ghiaccio al sole di agosto. Errore non da lei per la Shiffrin e discesa contratta di kilde, dopo aver visto l’amata campionessa uscire banalmente, chissà.. Per ora la coppia d’oro resta di stucco, ma il tempo e le gare per rifarsi ci sono.

Paris: "Ci riproverò domani in SuperG"

"Speravo fino alla fine però non sono riuscito ad ottenere il risultato. Ho fatto del mio meglio, dando il massimo, però guarderò meglio nei video dove avrei potuto passare più pulito. Ho fatto di tutto, ma non è stato abbastanza. Guardando i tempi ho perso un po’ nella parte centrale, dove ho fatto un piccolo errore che non pensavo mi costasse così caro. E’ una pista un po’ strana, Feuz negli ultimi anni è stato uno dei migliori discesisti, riuscendo a vincere su piste diverse dimostrando di essere il più completo. Io scio con più forza, sono più dinamico ma su certe nevi non rende. Domani ci riproverò nel supergigante, so che non sono in gran forma in quella specialità ma tutto può cambiare”.

Discesa maschile, la classifica finale

  1. Beat Feuz (Svizzera)
  2. Johan Clarey (Francia) +0.10
  3. Matthias Mayer (Austria) +0.16
  4. James Crawford (Canada) +0.23
  5. Aleksander Aamodt Kilde (Norvegia) +0.51
  6. Dominik Paris (Italia) +0.52
  7. Marco Odermatt (Svizzera) +0.71
  8. Vincent Kriechmayr (Austria) +0.76
  9. Max Franz (Austria) +0.83
  10. Bostjan Kline (Slovenia) +1.06