Pechino 2022, delusione Shiffrin: i motivi del disastro alle olimpiadi invernali

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Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

©Getty

Due cadute, in gigante e slalom, per Mikaela Shiffrin. Sopresa e delusione per la campionessa americana regina dello slalom. I motivi del disastro olimpico. E un impero, quello suo e del fidanzato Kilde, che non è finito, ma che in questa olimpiade è fermo al bronzo del norvegese

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La più attesa, la regina delle nevi, la donna più vincente nella storia dello slalom con 47 centri, a -9 da Lindsey Vonn nella classifica di tutti i tempi, è crollata in Cina, con due uscite non da regina, banali nella dinamica, da principiante per una come lei. E’ stata porprio la Vonn, con la quale in passato sono volate parolone di invidia, a sostenerla: “Affranta per Mikaela, ma questo non toglie nulla alla sua storica carriera e a quello che saprà ancora conquistare. A testa alta.” Quel che è successo è da far urlare “CLAMOROSO A YANQING”. Nello sci, si sa, basta un attimo e sei fuori, soprattutto oggi, con un livello così elevato, forse come non mai. Sbagliare all’Olimpiade, per cercare di prendersi tutto, ci sta, ma questo è un ragionamento applicato soprattutto a chi va a caccia della gloria di un giorno, sperando in un colpaccio, non per una come lei. Un viaggio di 15 ore per restare in gara una decina di secondi tra gigante e slalom. Per trovare un suo ritiro in slalom, non bisogna andare lontano, è successo un mese fa a Kranjska Gora, ma la volta prima era datata 28 gennaio 2018!!! Impressionante. Così come l’ultima uscita in gigante, sempre 2018, sempre gennaio, ma 5 giorni prima. Sarà un caso, sono passati 4 anni, ma la doppia uscita nelle sue specialità, nella sua carriera sono arrivate di fila. Una rarità nel suo palmares visto che per riesumare questa statistica sono passati quattro anni di totale supremazia. 

I motivi del clamoroso flop 

Ma cosa non ha funzionato? La neve è la maggior indagata. Una neve che ti fa sentire tanto la presa di spigolo. In gigante l’ha portata ad avere molta fiducia nella tenuta e ha trovato un’inclinazione fatale, ha toccato con lo scarpone ed è scivolata via, pur sempre per recuperare a un leggero allungamento della linea. In slalom, anche in questo caso con una linea allungata, è rimasta agganciata a quello spigolo ed è uscita come una principiante. Si, principiante può sembrare un termine molto duro, detto da chi poi, ma come ti permetti? Già, vero, ma non vuole assolutamente essere denigrante, semplicemente la constatazione che questi sono stati due errori di una banalità mostruosa per una come lei, come il cecchino infallibile dagli undici metri che scivola al momento della battuta di un calcio di rigore, è successo anche ai migliori, ma mai due su due!!! L’uscita in gigante le ha forse tolto le granitiche certezze che ha sempre avuto, ma la sensazione è che abbia proprio avuto problemi con la preparazione dei materiali su una neve con la quale non ha mai trovato il feeling. Quasi non riuscisse a girare gli sci, come piace a lei, fin dalla prima curva andando così subito in affanno. Il feeling della prima curva è tutto in questo sport, spesso determina il risultato. Un disastro. 

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da Instagram @MikaelaShiffrin

Solo una medaglia tra Shiffrin e Kilde

Lei e il fidanzato Kilde, sono diventati, da quando hanno annunciato la loro love story, i Ferragnez dello sci. Una coppia da fare invidia, perfetta nella sua esplosiva potenza ed eleganza sciatoria. Nessun punto in comune con Ferragni e Fedez, ovvio, solo un esempio, per sottolineare il livello di popolarità della coppia. Avrebbero dovuto avere 4 medaglie a questo punto, sono a una di bronzo conquistata da Kilde in super G. Si sono trascinati l’una con l’altro con video di allenamenti da triatleti e un amore da fare invidia. Una coppia d’oro, anche nell’abbraccio rubato tra una bolla e l’latra, alla cabinovia e postato sul suo profilo, pochi giorni fa. Già attiva sui social la sua attività è aumentata in modo esponenziale dopo l’uscita allo scoperto con Kilde e sono aumentati in percentuale video e immagini, non solo di gare, come era fino a poco fa. Questo vuol dire poco, ma quando hai una testa come la sua, tutta concentrata, fin da piccola, solo su un unico obiettivo, vincere, modificarla in corsa qualche conseguenza la porta. Kilde ha visto Mikaela uscire male in gigante poco prima di prendere il via in discesa e chissà che quella delusione per la sua compagna, non abbia inciso in un momento in cui non puoi permetterti di pensare ad altro. L’amore fa bene per carità, ma se proprio dobbiamo trovare un fondo in questa debacle, che non è casuale sfortuna, come per un’inforcata o un errore commesso in velocità, da qualche parte dobbiamo pur aggrapparci. Neve incompresa e diverse “distrazioni”. Il loro impero non è di certo finito, come i Ferragnez sapranno essere forti e tornare a splendere, perché nella vita non ci sono solo successi e medaglie d’oro, ma anche momenti d’oro da vivere per scoprire che magari valgono più di un successo, soprattutto quando c’è da assorbire una sconfitta così che fa dannatamente male.