Olimpiadi invernali, 20 anni fa l'oro di Bradbury: Fontana lo celebra sui social

l'anniversario
Instagram Steven Bradbury

In occasione del 20° anniversario di una delle vittorie più clamorose nella storia dell'Olimpiade, quella che vide l'australiano Steven Bradbury conquistare l'oro nello short track a Salt Lake City nel 2002 dopo la caduta di tutti i suoi avversari, arriva l'omaggio di Arianna Fontana: "Sei un simbolo di coraggio e determinazione"

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Compie 20 anni uno dei momenti più iconici nella storia dell'Olimpiade invernale, ovvero l'oro di Steven Bradbury nello short track 1000 metri a Salt Lake City nel 2002. Sui social è stato lo stesso pattinatore australiano a ricordare il momento, ricevendo anche un caloroso commento da parte di Arianna Fontana, atleta più titolata ai Giochi nello short track. 

Fontana: "Sei un esempio di determinazione"

Questa la risposta al posto di Bradbury di Arianna Fontana, 10 medaglie nello short track: "Tutti quelli che conoscono la tua storia sanno che sei un esempio di resilienza, determinazione e coraggio. E' stato e sarà sempre un grande momento del nostro sport (e non solo)". 

Instagram @stevenbradbury

L'oro storico a Salt Lake City 2002

Sono passati 20 anni, ma nel tempo l’avventura di Bradbury alle Olimpiadi di Salt Lake City è divenuta epica. Già nei turni preliminari l’australiano riuscì ad andare avanti grazie ad una serie di "disgrazie" capitate ai pattinatori avversari, ma fu nella finalissima che accadde l’incredibile. Bradbury ai nastri di partenza sembrava non avere alcuna speranza di un piazzamento sul podio. Ed effettivamente, dopo i primi giri, rimase staccatissimo dal gruppo di testa. Poi però, proprio all’ultima curva prima del traguardo, il colpo di scena. Così come successo nei quarti e in semifinale, tutti i pattinatori che si contendevano le medaglie caddero uno dopo l’altro come birilli del bowling, lasciando la strada spianata al successo dell'australiano: braccia al cielo e gioia incredibile per Bradbury, vincitore dell’oro più rocambolesco e probabilmente inaspettato della storia dei giochi invernali.

In Australia si dice Doing a Bradbury

Dopo l’incredibile successo di Salt Lake City Bradbury decise di ritirarsi e di iniziare una nuova vita. L’australiano è andato in giro per il mondo a parlare della sua "impresa", raccontata anche nel suo libro intitolato – a ragione – "Last man standing" (L’ultimo uomo in piedi). Nel tempo si è trasformato in un idolo assoluto e i suoi video sono letteralmente diventati virali sul web. Non solo: dopo la vittoria alle Olimpiadi, in Australia è nato anche il modo di dire "Doing a Bradbury". Attraverso questa frase si definisce il raggiungimento di un risultato rocambolesco e inaspettato.