Olimpiadi invernali: Fontana e Lollobrigida, le regine del ghiaccio azzurro
pechino 2022L'Italia del ghiaccio, forte delle sue otto medaglie conquistate a Pechino, può vantare due regine: la leggenda Arianna Fontana e Francesca Lollobrigida. In vista di Milano-Cortina 2026, ecco da dove gli azzurri devono ripartire. Senza dimenticare il caso Valieva
Abbiamo due regine. Cerchiamo principi e principesse. I Giochi di Pechino sono stati i più vincenti di sempre per il ghiaccio azzurro con 8 medaglie. Il precedente record era 4 (Torino 2006 e Pyeongchang 2018). Un bilancio da favola, appunto. E, soprattutto, i due ori della spedizione italiana del 2022 sono stati conquistati sul ghiaccio, con la novità assoluta del trionfo in una gara a coppie mista e in uno sport come il curling (Contantini-Mosaner).
Fontana, la regina non abdica: in attesa di Milano-Cortina
La Regina che non abdica mai è Arianna Fontana. Quando interroga lo specchio, la risposta che riceve è che è sempre lei la più bella del reame. Anche la più “cattiva”, come è stata descritta dentro e fuori la pista. E’ arrivata a Pechino alla ricerca di conferme e parte dalla Cina dopo un oro e due argenti, la sua Olimpiade migliore. Fanno 11 medaglie in carriera, supera Stefania Belmondo nella storia dei Giochi Invernali ed è anche la più medagliata in assoluto nella storia dello short track. Per arrivare a questo risultato è andata all’estero. In Ungheria ad allenarsi con il marito Anthony Lobello (ex pattinatore che ha gareggiato per Usa e anche per la nazionale italiana). Per trovare un’erede, bisogna andare all’estero. Precisamente in Olanda. Suzanne Schulting con le 4 medaglie di Pechino arriva a 6 in totale e a soli 24 anni diventa una minaccia per il trono di Arianna. A Milano-Cortina 2026 ci sarà molto in gioco. Vediamo se dopo le tensioni di questi mesi e l’esplosione di dichiarazioni di fuoco dopo ogni medaglia della Fontana, si riuscirà a riportare in Italia la più vincente di sempre o a creare le condizioni perché si alleni dove vuole e come vuole, con buona pace di tutti.
Lollobrigida, una rincorsa partita da lontano
Anche Francesca Lollobrigida, la seconda regina, sa che cosa vuol dire cercare la propria strada all’estero. Quando si è trattato di costruire una carriera nel pattinaggio di velocità in pista lunga che andasse oltre le rotelle aveva scelto l’Olanda. Lo ha fatto a sue spese, dedicandosi alle maratone sui canali ghiacciati. Anche la sua rincorsa ad una medaglia è sembrata una maratona, conclusa finalmente a Pechino con un argento nei 3000 e il bronzo nella mass start. La gara che 4 anni fa l’aveva quasi portata ad abbandonare tutto, dopo un quarto posto di un’amarezza insopportabile. E’ proprio vero che i fallimenti sono solo una tappa verso il successo.
Gli sport del ghiaccio verso Milano-Cortina 2026
Per gli sport del ghiaccio sarà una bella sfida ripetere questo risultato, 8 medaglie, anche a Milano-Cortina. Le due regine, Fontana e Lollobrigida, dovranno decidere se prolungare il loro impegno con la prospettiva di rimanere competitive nel 2026, quando avranno 35 anni. Hanno il carattere per farlo. E’ quello che resta del reame a preoccupare. Nello short track abbiamo un principe designato, Pietro Sighel, pronto a costruire in 4 anni la possibilità di diventare un grande protagonista. Le principesse, in questo momento, sono più nascoste. Anche in pista lunga c’è poco futuro al femminile dietro la Lollo del ghiaccio, mentre rimane la speranza che due punte come Ghiotto e Giovannini possano arrivare nel prossimo quadriennio a quella maturità che raccoglie tutto quanto viene seminato. Il pattinaggio di figura può contare sulla voglia di emergere di Daniel Grassl, che ha l’età, la testa e i salti quadrupli necessari per attaccare il podio. Nelle coppie e nella danza bisogna costruire dai giovani, ma con solidità e prospettive tutte da sperimentare. Nel singolo femminile, dove a Pechino non abbiamo qualificato nessuna partecipante, siamo alla disperata ricerca di qualche fanciulla che abbia una qualche nobiltà, altro che principesse...
Valieva, l'immagine più forte di Pechino 2022
L’immagine più forte di Pechino 2022 viene proprio dal singolo femminile del pattinaggio di figura, una gara che ha messo insieme errori e falle nei regolamenti dopo il caso della positività della russa Kamila Valieva. Le sue lacrime, la sorpresa di una sconosciuta imperfezione, la scoperta che il talento, da solo, non ti salva dai casi della vita. Abbiamo visto i danni di questo allevamento di atlete-bambine. Nascondono del dolore, che scivola, e che scopriranno poi… come canta Fiorella Mannoia che ha raccontato in musica quello che le donne pensano e spesso non dicono. Anche le donne dello sport a volte sono così: dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate. Soprattutto se hanno 15 anni.