Olimpiadi 2026, Malagò a Milano Finanza: "Milano Cortina sarà un modello vincente"

l'intervista
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In una intervista al direttore di Milano Finanza Roberto Sommella, il Presidente del Coni Giovanni Malagò fa il punto su Milano-Cortina 2026: "L’evento si propone di conquistare il futuro con la forza della semplicità, all’insegna della sostenibilità. Lavoriamo per consegnare alle future generazioni un modello vincente". E sull’elezione di Casini a Presidente di Lega aggiunge: "Spero dia impulso a un realtà che ha grandissime potenzialità, ma è fondamentale mettere da parte ogni conflittualità"

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò, in una lunga intervista al direttore di Milano Finanza Roberto Sommella, tra i vari argomenti trattati fa il punto sull’organizzazione dell’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026. La road map, i tempi, gli obiettivi, i risultati da raggiungere. Sulla situazione attuale, il numero uno dello sport italiano puntualizza: "E’ necessario operare un distinguo. Ci sono due livelli: uno è quello prettamente sportivo, gestito dalla Fondazione privata, l’altro è quello legato alle infrastrutture, che è sotto l’egida di un’apposita Agenzia Pubblica. Per quanto riguarda il primo aspetto stiamo procedendo in linea con il cronoprogramma, sul secondo aspetto -inutile negarlo- si sono registrati ritardi oggettivi. Nelle scorse settimane, proprio per accelerare l’attuazione delle opere , con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sono stati individuati otto interventi per i quali, data la particolare difficoltà esecutiva e la complessità delle procedure tecnico-amministrative, è stato nominato Commissario straordinario Luigi Valerio Sant’Andrea, attuale Ad della società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 spa”.

"Olimpiadi 2026: lavoriamo per consegnare un modello vincente"

Nessun dubbio per Malagò sull’impatto positivo che avrà l’evento: "I Giochi Olimpici, il loro indotto e la legacy che lasciano in dote, rappresentano un patrimonio di inestimabile importanza, destinato a riflettersi in modo tangibile sulla città, sui territori coinvolti, sull’intero Paese. L’evento sarà totalizzante e avveniristico: si propone di conquistare il futuro con la forza della semplicità, all’insegna della sostenibilità. Milano Cortina è già storia, partendo dal naming, che racchiude due città per la prima volta nella storia olimpica insieme. Vogliamo lavorare per consegnare alle future generazioni un modello vincente, capace di permeare la società anche del significato valoriale che esprime”. E sul rischio di cattedrali nel deserto e bilancio in deficit una volta conclusa la manifestazione, il presidente del Coni rassicura: “Il progetto Milano Cortina è stato costruito seguendo le raccomandazioni dell’Agenda 2020, la riforma “New Norm” del Cio e gli obiettivi posti dall’Agenda Globale 2030 per lo Sviluppo sostenibile. Il Comitato Olimpico Internazionale ha fatto tesoro delle risultanze e delle criticità emerse nel passato, rivoluzionando le regole di ingaggio. Niente più candidature faraoniche ma bid low cost: il 93% delle strutture inserite nel dossier 2026 è esistente o temporaneo e penso sia un dato eloquente in rapporto a quelli che erano i parametri pregressi. La dote di consensi che ci ha garantito l’assegnazione dei Giochi 2026 nasce dal rigoglioso frutto del lavoro di semina che era stato realizzato per Roma 2024.

"Elezione Casini? Mi auguro nuovo impulso, mettere da parte conflittualità"

Tra i temi trattati nell’intervista a Milano Finanza, Malagò ha anche toccato l’argomento sullo stato di salute del calcio italiano, partendo dall’attualità con la nomina del nuovo Presidente della Lega di Serie A: "Mi auguro che l’elezione di Lorenzo Casini alla guida della Lega Calcio dia nuovo impulso a una realtà che ha grandissime potenzialità e che può impostare un ambizioso progetto a medio-lungo termine. Ora diventa però fondamentale mettere da parte ogni conflittualità e ragionare d’insieme, individuando la chiave per sviluppare un percorso di crescita funzionale ai propositi generali, con l’obiettivo di aumentare la competitività del sistema attraverso programmi credibili e condivisi".

Sanzioni alla Russia: "Sport ha fatto la cosa giusta nei tempi giusti"

Sulla tragedia in Ucraina e le sanzioni sportive applicate alla Russia, il pensiero di Malagò è netto: "Lo sport ha fatto la cosa giusta nei tempi giusti. Il Cio ha adottato una risoluzione chiara e straordinariamente celere, anticipando anche le valutazioni da parte di molti Governi. La Russia ha violato la tregua olimpica, che vale fino alla settimana successiva al termine dei Giochi Paralimpici ed era sacrosanto intervenire. Lo sport è sinonimo di fratellanza e unione. I gesti di distensione, che richiamano il concetto di pace, possono rivestire un significato profondo soprattutto se rapportati all’ascendente esercitato dai campioni nei confronti dell’immaginario collettivo. I provvedimenti assunti sono un chiaro segnale: lo sport non conosce violenza, non deve accettarla e non può subirla".