La bandiera paralimpica è arrivata in Italia in vista dei Giochi di Milano-Cortina 2026

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Federica Frola

La Nazionale paralimpica è tornata in Italia con le sette medaglie conquistate a Pechino. Gli azzurri hanno portato anche la bandiera paralimpica, che sarà "ospite" del nostro Paese fino ai Giochi di Milano-Cortina 2026. Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico, guarda con fiducia alla Nazionale del futuro: "Avere tra gli altri un'atleta appena 17enne significa che stiamo andando verso la direzione giusta"

Anche la bandiera paralimpica è arrivata in Italia. Atleti e autorità si sono presentati insieme di fronte alle telecamere per rappresentare quello spirito di inclusività e unione che è proprio delle Paralimpiadi. La vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, e il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, hanno sventolato la bandiera, a loro consegnata durante la cerimonia di chiusura di Pechino.

Pancalli: "Stiamo andando nella giusta direzione"

Il presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli, si è detto soddisfatto per le sette medaglie, due in più di Pyeongchang, ma soprattutto per i giovanissimi atleti che hanno partecipato a questa Olimpiade. "È un dato importante – ha detto Pancalli -. Avere tra gli altri una appena 17enne significa che stiamo andando verso la direzione giusta". Il presidente del CIP e il Sottosegretario della Regione Lombardia con delega allo Sport, Antonio Rossi, hanno sottolineato come i prossimi quattro anni siano un’opportunità per trasformare, con gli investimenti giusti, le comunità che ospiteranno i Giochi sotto il profilo dell’accessibilità, ma anche culturalmente. Il presidente del Coni Malagò, arrivato a Malpensa per accogliere il gruppo azzurro atterrato dalla Cina ha sottolineato come sia responsabilità di tutti anche dal punto di vista del lessico ricordare sempre che nel 2026 in Italia ci saranno un’Olimpiade e una Paralimpiade. Presente anche la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport Valentina Vezzali che ha accolto e abbracciato gli atleti protagonisti di questa spedizione d’oro.

L'Italia guarda a Milano-Cortina 2026 con fiducia

C’è grande fiducia verso Milano-Cortina 2026, con una squadra giovane in particolare nello sci alpino, sotto i 25 anni di media, e visti i risultati fatti anche nel para ice hockey: un quinto posto celebrato anche dagli avversari americani. Le quattro medaglie al collo di Giacomo Bertagnolli, anzi 8 considerando anche quelle della sua guida Andrea Ravelli, sono il simbolo di quanto l’Italia abbia conquistato e quanto ancora possa crescere in questi quattro anni. Successi di questo tipo, infatti, secondo Giuseppe Romele, bronzo nello sci di fondo sitting, daranno una spinta ulteriore a tutti, anche a livello organizzativo. L’ampezzano René De Silvestro dal canto suo vuole far bene nell’Olimpiade di casa e l’obiettivo adesso è la medaglia del metallo più prezioso.

La responsabilità della bandiera olimpica

Gli ori per l’Ucraina sono stati 11, meglio solo la Cina nel medagliere. Un risultato significativo in questo momento storico, considerando che molti di loro hanno parenti e amici in patria che affrontano la guerra. Secondo quanto detto dal presidente Pancalli, gli atleti ucraini dovranno affrontare un viaggio molto complicato per tornare a casa perché "loro vogliono andare dalle proprie famiglie". In questo senso tutte le delegazioni europee e non solo stanno cercando di dare una mano. Una responsabilità in più per il nostro Paese, che custodirà per quattro anni la bandiera simbolo di unione e inclusività.