Giochi invernali 2026, niente gare di pattinaggio a Baselga: Torino alternativa forte

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Tramonta definitivamente il sogno olimpico per Baselga di Pinè. La conferma, dopo alcuni giorni di indiscrezioni, è arrivata dal presidente del Coni Malagò, che precisa: "“Valutiamo le alternative ma non c'è nessun automatismo che il pattinaggio si sposti a Torino”. Regione Piemonte e Torino confermano la loro disponibilità: "Coinvolgere l'intero arco alpino soluzione logica e di buonsenso"

Niente Olimpiadi invernali sull’altopiano di Piné. Le gare di pattinaggio per i giochi di Milano-Cortina in programma nel 2026 si sarebbero dovuto svolgere in Trentino, a Baselga di Piné, ma il sogno olimpico, dopo alcuni giorni di indiscrezioni, è definitivamente tramontato, come confermato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto in una conferenza stampa con le autorità locali proprio a Baselga di Piné. "Il Comitato olimpico internazionale -ha spiegato Malagò- si riserva di indicare la strada maestra di esecuzione dei giochi. Io ho difeso il masterplan originario, ma arriva un momento in cui non si può difendere l'indifendibile: tutto ciò che è successo nel frattempo, dal Covid alla guerra, è andato contro di noi. Baselga non è una vittima, ma uno dei casi che avvengono sistematicamente nell'organizzazione di un evento internazionale come le olimpiadi". Sulla possibilità che il pattinaggio si sposti all'Oval di Torino, così il presidente del Coni: "Non c'è nessun automatismo che, dopo il venir meno dell'impianto di Baselga di Pinè, porti il pattinaggio su pista lunga a Torino -ha precisato Malagò- La possibilità c'è, ma la certezza assolutamente no. Si stanno valutando le alternative e si faranno le valutazioni possibili". 

Giochi 2026, Piemonte e Torino disponibili

Dal Piemonte, intanto, il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo confermano la disponibilità a ospitare le gare, dopo l’annuncio della rinuncia del Trentino per Baselga di Piné: “Pensiamo che accogliere la disponibilità di Torino e del Piemonte, coinvolgendo l’intero arco alpino, rappresenti una soluzione logica e di buon senso per la migliore riuscita di questo straordinario evento. Torino e il Piemonte confermano la propria totale disponibilità a mettersi a disposizione del Paese. Il nostro interesse è che l’Italia possa ancora una volta esprimere il meglio di sé e rilanciare la sua immagine internazionale. Le Olimpiadi sono un evento straordinario e unico e proprio per questo siamo pronti a essere di supporto fin da subito a tutta la macchina organizzativa con il nostro patrimonio di impianti e professionalità. Torino e il Piemonte possono essere un supporto importante per rispettare i tempi, contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale di nuovi impianti. Il nostro spirito è quello che lo sport ha tra i suoi valori principali: lavorare in squadra per vincere una sfida che porta sotto i riflettori del mondo l’immagine dell’Italia”.

Malagò: "Trentino candidato alle olimpiadi giovanili 2028"

In cambio, la comunità alpina di Baselga di Pinè potrà contare sullo stanziamento della Provincia di Trento per la riqualificazione dello stadio del ghiaccio in vista delle olimpiadi Milano-Cortina 2026, pari a 50,5 milioni di euro, che verranno impiegate per il ripristino delle strutture per le discipline sportive invernali e per il rilancio turistico ed economico del territorio. "Nella sua relazione -ha aggiunto il presidente del Coni- il Cio ha parlato di un investimento sottostimato e non sostenibile per il territorio. Quello che si farà ora con lo stadio del ghiaccio sarà un'opera che non sarà una scatola chiusa, e c'è l'impegno a portare competizioni di alto livello. Ho richiesto che Baselga di Pinè possa essere considerato un luogo olimpico, qui verranno le squadre ad allenarsi. Ed ho pensato di candidare il Trentino assieme alla Lombardia a ospitare le olimpiadi invernali giovanili 2028". Insieme a Malagò, ha parlato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti: "Noi abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare per permettere la realizzazione dello stadio del ghiaccio a Baselga di Pinè, così come voluto dalle federazioni internazionali delle discipline del ghiaccio, mettendo a bilancio 50,5 milioni di euro. Il tempo tecnicamente c'è ancora, ma a fronte di costi stimati tra i 70 e i 75 milioni di euro. Con i costi aumentati, ci si pone una questione di responsabilità e serietà. Il nostro impegno è di mettere a disposizione quei 50,5 milioni di euro previsti per lo stadio allo scopo di sistemare le strutture delle discipline su ghiaccio, per 29 milioni di euro, mentre i restanti 21,5 milioni verrano utilizzati per interventi sull'altopiano e sui territori limitrofi per lo sviluppo turistico, commerciale, economico e ambientale".