Paolini e il sogno Parigi: "Non mi pongo limiti"

A tutto Jas

Jasmine Paolini arriva al torneo olimpico dopo le finali di slam conquistate a Wimbledon e prima proprio sulla terra rossa del Roland Garros: "Dopo le emozioni di Wimbledon un altro obiettivo importante - ha detto in un'intervista a Vogue Italia -, darò il massimo lottando su ogni punto" 

Dopo Parigi e Londra di nuovo Parigi, la città della sua rivoluzione. La numero uno d’Italia tornerà in campo dal 27 luglio per i giochi olimpici, arriverà al Roland Garros con due finali slam consecutive e un nuovo best ranking, la quinta posizione della classifica mondiale. Impossibile non considerarla tra le favorite per la medaglia. A livello major, nel 2024, nessuna ha vinto più di lei: 16 vittorie e 3 sconfitte.  "Un obiettivo importante. Metterò il massimo impegno per cercare di far bene - è la promessa di Paolini a Vogue Italia -, anche se non sarà facile. E poi ogni torneo è diverso dall'altro. L'importante è avere sempre alta la voglia di lottare su ogni punto, cercando sempre di tirare fuori il meglio". 

Un mattoncino in più ogni giorno

Oltre al singolare, il doppio femminile, in coppia con Sara Errani. Sullo Chatrier la coppia azzurra ha già giocato una finale in questa estate tennistica sotto il segno di Jasmine. "Per arrivare a questi risultati c'è dietro un lavoro continuo, sia tecnico che fisico. La cosa più importante è dare continuità al programma con il preparatore atletico, anche durante i tornei. Cerco di portarmelo dietro il più possibile perché penso sia un lavoro che va fatto tutti i giorni. E ovviamente è fondamentale anche la parte tecnica: oltre al mio allenatore (Renzo Furlan, ndr) mi dà una mano Danilo Pizzorno che è un video analista. Insieme, come una squadra, cerchiamo quindi ogni giorno di aggiungere un mattoncino alla volta, con l'obiettivo di migliorare tutti gli aspetti". 

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L’esempio dell’errore

Determinazione e grinta, insieme al costante allenamento, possono però non bastare perché "credo che si sbagli sempre, a tutti i livelli, e in tutte le fasi della vita. Sono dell'opinione che bisogna accettarli, cercando possibilmente di non ripeterli. Però siamo umani, quindi gli errori ci sono, ci saranno. Non ci resta che impegnarsi al massimo per cercare di farne il meno possibile". Cosa direbbe la Jasmine Paolini di oggi alla ragazza che iniziava la sua avventura nel tennis? "Di credere di più in sé stessa. E di non porsi limiti. Mai". 

Le avversarie a Parigi

È sulla terra rossa francese che il mondo ha scoperto il sorriso e il tennis della Paolini, il tricolore sarà una motivazione in più per l’azzurra che ha il diritto e il dovere di crederci, di inseguire il suo sogno. A Parigi ha perso solo contro la numero uno Iga Swiatek. L’assenza di Aryna Sabalenka diminuisce ancora di più la lista delle pretendenti. Della finale a Wimbledon, contro Barbora Krejcikova, porterà "tanti ricordi e l’emozione di giocare su quel campo centrale, con un pubblico così caloroso". 

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La forza del sorriso

Nei prossimi giorni, dopo un po’ di meritato riposo nella sua Toscana, preparerà il suo ritorno a cinque cerchi. E' consapevole di essere ormai un esempio per le nuove generazioni di aspiranti tenniste ed il messaggio che vorrebbe trasmettere loro "sicuramente è quello di divertirsi, è la cosa più importante. Ti deve piacere e divertire quello che fai. Deve essere proprio una passione". Parigi val bene un sorriso, il sorriso di Jas.