L'azzurra torna a parlare dopo il ritiro a 45 secondi dall'inizio del match contro l'algerina Khelif: "Mi auguro che vincerai le Olimpiadi - ha detto a Fanpage in un messaggio rivolto all'avversaria -. Le persone che devono giudicare tutto questo ci sono e hanno le competenze per poterlo fare. Noi pugili facciamo il nostro compito: combattere"
"Ciao Imane, mi auguro che arriverai in finale e che vincerai le Olimpiadi". A poco più di 24 ore dal match di pugilato femminile che tanto ha fatto parlare, Angela Carini è tornata a parlare, cercando di spegnere le polemiche e augurando all'avversaria Imane Khelif un prosieguo felice e vincente ai Giochi di Parigi. "Avrò modo di vederla, io penso che in questa situazione io e lei non c'entriamo niente. Tutte le parole che vengono dette, contro di me o contro di lei, con me o con lei... Io e lei non c'entriamo nulla - ha spiegato ai microfoni di Fanpage -. Noi siamo qui solo per inseguire un sogno, non siamo nessuno per giudicare me o Imane, non siamo nessuno per dire se questo è giusto o sbagliato. Le persone che devono giudicare tutto questo ci sono e hanno le competenze per poterlo fare. Noi atleti, o pugili in questo caso, facciamo il nostro compito: combattere. E l'abbiamo fatto. A me è andata così, Imane ha vinto e va bene così".