In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Paltrinieri dopo la 10 km alle Olimpiadi: "Non so se questa è stata la mia ultima gara"

Olimpiadi
©Getty

Dopo il nono posto nella 10 km nella Senna, Gregorio Paltrinieri parla del suo futuro: "Non so se è stata la mia ultima gara – ha detto alla Rai -. Ora devo pensarci bene e prendere una decisione. Potrebbe succedere di tutto, vediamo". E Domenico Acerenza, 4° all’arrivo: "Una delle più belle gare nelle acque libere mai fatte, ma non mi ritufferei nella Senna"
OLIMPIADI RISULTATI E NOTIZIE DI OGGI IN DIRETTA

Condividi:

Alla fine, nella 10 km in acque libere nuotata nella Senna, non sono arrivate medaglie per l’Italia ma solo un quarto posto (per Domenico Acerenza). Gregorio Paltrinieri soltanto nono, e mai con il ritmo giusto. A fine gara, è già tempo di bilanci e di iniziare a pensare al futuro. "Nel complesso – ha detto Greg alla Rai - sono contento della mia olimpiade, anche se fino a stamattina era 'molto bene' e ora solo 'bene'. Gareggiare in piscina e nel fondo ha influito ma l'ho scelto, non vuol essere una scusa forse mi ha condizionato". E adesso? "Adesso potrebbe succedere di tutto – ha aggiunto -, mi fermerò qualche mese per rimettermi in sesto. Non so se questa è stata la mia ultima gara, ma devo pensarci bene. Ora devo prendere una decisione. Vediamo".

"L’impegno su due fronti, piscina e mare, ti fa fare più fatica"

"Dopo Tokyo – ha spiegato ancora Greg - è stato un lungo periodo super impegnativo, con momenti anche difficili, come i Mondiali di Fukuoka, quindi mi fermerò qualche mese per rimettermi in sesto e godermi tutto quello che in questi tre anni ho lasciato da parte". E sull’impegno doppio, piscina e acque libere, spiega: "L'impegno su due fronti ti fa fare più fatica rispetto a chi si specializza, e oggi si è visto, ma ora voglio solo fermarmi del tutto per qualche mese e pensare bene a quello che vorrò fare per prendere poi una decisione".

 

"Peccato per Mimmo ma gli altri sono andati forte"

"La gara è stata molto complicata – analizza Paltrinieri -, non avevamo mai provato il fiume e non mi entrava la nuotata, non trovavo il ritmo, specie a favore di corrente, anche se sembra paradossale. Se la gara fosse stata tutta controcorrente me la sarei giocata". Una prova che ha trovato comunque degli avversari molto forti: oro all’ungherese Rasovszky, argento al tedesco Klemet e bronzo Ungheria a Betlehem che ha superato in volata il nostro Domenico Acerenza: "Sono stato attaccato ad un filo pronto a rompersi e al cambio di ritmo non ce l'ho fatta a tenere il passo. Speravo di fare bene ma gli altri sono andati fortissimo. Mi dispiace per Mimmo che è arrivato ad un pelo dal podio, speravo che ci salisse perché se lo merita – ha aggiunto ancora Paltrinieri a proposito del terzo posto sfiorato da Domenico Acerenza -. Lui è molto forte ed è uno dei pochi che sa mettermi in difficoltà".

"Senna agibile solo nei giorni di gara, è strano"

"Una follia nuotare nella Senna? No, se i valori saranno buoni. Certo il fiume era sempre inagibile tranne che nei giorni delle gare quando tornava agibile, che strano – ha commentato Paltrinieri -.Noi non sapevamo cosa aspettarci - ha aggiunto -. Forse la location non era adatta alle mie caratteristiche".

Acerenza: "Non mi ritufferei nella Senna"

"Bellissimo campo di gara anche a livello di pubblico. Una delle più belle gare nelle acque libere mai fatte, lasciando le storie dei giorni passati. Ma non mi ritufferei nella Senna, ora speriamo di stare bene nei prossimi giorni sennò qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità". Lo ha detto Domenico Acerenza, quarto nella 10km nella prova in acque libere a Parigi, ribadendo il concetto già espresso da Ginevra Taddeucci, bronzo venerdì nella gara femminile. "Ho letto che qualcuno ci chiedeva di non buttarci nella Senna, ma era come chiedere di non andare a lavoro. Siamo stati messi in questa condizione e dovevamo farcela andare. Non mollo mai, io sono così. Ci credo fino alla fine, è la mia filosofia. Più di così non potevo fare, esistono anche i quarti anche se non ci piacciono. Ero pronto a morire in questa gara e ci sono riuscito", ha concluso il nuotatore lucano.