E' morto Nino Benvenuti, l'ex pugile aveva 87 anni: la carriera e i successi
luttoNino Benvenuti, leggenda dello sport italiano, campione del mondo dei pesi medi di pugilato e medaglia d'oro a Roma '60 è morto. Aveva 87 anni. Malagò: "Resterai sempre una leggenda". I funerali si svolgeranno a Roma, in Piazza del Popolo, nella Chiesa degli Artisti, giovedì 22 maggio alle 11.30
Lo sport italiano è in lutto: è morto Nino Benvenuti. La leggenda della boxe italiana aveva 87 anni ed era malato da tempo. Nato ad Isola d'Istria il 26 aprile del 1938, è stato tra i migliori pugili di tutti i tempi. Nino Benvenuti si laureò campione olimpico nel 1960 nei pesi welter e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, epoca in cui i suoi confronti con Emile Griffith fecero la storia non solo dello sport ma anche della società dell'Italia di quei tempi. Benvenuti, del quale furono epiche anche le sfide con Sandro Mazzinghi, è stato campione mondiale ed europeo anche dei superwelter

Malagò: "Ciao Nino, rimarrai una leggenda"
"Sei entrato nell'Olimpo e hai dominato sul ring diventando un'icona senza tempo. Hai conquistato il Mondo, vincendo i Giochi di Roma '60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e a tutto lo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio": così sui suoi profili social il presidenbte del Coni, Giovanni Malagò ricorda Nino Benvenuti. "Ciao Nino. Le tue gesta, il tuo sorriso, la tua classe rimarranno un marchio di fabbrica intramontabile. Sei stato un campione straordinario, rimarrai una leggenda, un Mito per sempre".
Oliva: "Nino per me è stato un faro"
"Per me questo è un giorno molto triste, volevo molto bene a Nino Benvenuti, lui era la mia luce, la mia fonte d'ispirazione". Patrizio Oliva, al telefono con l'ANSA, commenta così la scomparsa del fuoriclasse della boxe che ha fatto la storia dello sport italiano. "Ci accomunava una cosa - dice ancora Oliva - lui e io siamo stati gli unici pugili italiani e a vincere in un'Olimpiade, lui a Roma e io 20 anni dopo a Mosca, l'oro e la Coppa di miglior pugile del torneo. Lui aveva visto molto bene il mio futuro, ricordo che quando io vinsi, a 17 anni, il mio primo titolo italiano dilettanti lui, che mi aveva visto combattere, disse 'questo ragazzino sarà il mio erede'". Ma cos'è stato Benvenuti per la boxe, soprattutto quella italiana? "Lui ha cambiato il modo di combattere - risponde Oliva -, con eleganza e stile. E poi ha dato lustro al pugilato, lo ha fatto conoscere, perché prima di lui c'erano pugili che non sapevano mettere insieme due parole e lui invece era una persona attraente, che sapeva parlare bene e come farsi ammirare. Sì, Nino ha davvero ispirato tanti di noi - conclude Oliva-, e per me è stato il mio faro".