
Quattro club del nostro Paese, dal 2010, potrebbero far parte alla Magners League, competizione alla quale partecipano formazioni scozzesi, irlandesi e gallesi
INTERVIENI NEL FORUM DEL RUGBY
A partire dal 2010 quattro club italiani, o le selezioni se si decidera' in questo senso, potrebbero essere iscritti nella Magners League, la Lega Celtica a cui partecipano squadre scozzesi, gallesi e irlandesi. E' questa l'idea della Federazione rugby italiana - scrive il Times -, alla costante ricerca di una via per alzare il livello della palla ovale tricolore. L'ultimo incontro tra i dirigenti dei rispettivi paesi si è svolto venerdì scorso a Bologna, dopo un altro fine settimane avaro di soddisfazione per i club italiani a livello europeo. Anche il tecnico del Treviso, Franco Smith, reduce dalla pesante sconfitta in Heineken Cup contro Ospreys, si è detto favorevole all'ingresso nella Magners League.
Un'ipotesi, sostenuta anche dal Ct italiano Nick Mallett, che piace al direttore del campionato celtico, David Jordan. "Il nostro campionato ha sempre detto che avrebbe preso in seria considerazione ogni progetto degli italiani - le parole di Jordan -. Ma fino a quando non riceveremo una proposta concreta e dettagliata, non saremo in grado di prendere alcuna decisione. Anche perchè ci sono una serie di dettagli, non ultimi i calendari, i costi e diritti commerciali e televisivi, che devono essere presi in considerazione".
Secondo le indiscrezioni riportate dal Times, l'Italia vuole iscrivere almeno quattro squadre alla Magners League, da scegliere o in base ai risultati sportivi oppure alla locazione geografica. In realtà però la Fir, e il presidente Giancarlo Dondi ne ha già parlato con i dirigenti dei club del Super 10, starebbe più concretamente pensando a due selezioni, una delle quali potrebbe essere la Nazionale 'A', ovvero quello dei rincalzi. Appare infatti difficile far tornare in Italia, per giocare appunto nelle selezioni, gente come Sergio Parisse che a Parigi, nello Stade Francais, guadagna 700mila euro all'anno.
Tra i problemi ancora da risolvere quello principale riguarda il calendario: ogni campionato deve fermarsi per almeno dieci settimane per gli impegni delle rispettive nazionali, e altre nove settimane sono dedicate alla Coppa Europa Heineken, la Champions del rugby. In questo modo rimarrebbero solo 26 settimane per il campionato, troppe poche. "Da parte nostra c'è la massima volontà di ascoltare la proposta, ma per il momento non possiamo dare alcuna garanzia, se non la totale disponibilità", ha ribadito Jordan.
A partire dal 2010 quattro club italiani, o le selezioni se si decidera' in questo senso, potrebbero essere iscritti nella Magners League, la Lega Celtica a cui partecipano squadre scozzesi, gallesi e irlandesi. E' questa l'idea della Federazione rugby italiana - scrive il Times -, alla costante ricerca di una via per alzare il livello della palla ovale tricolore. L'ultimo incontro tra i dirigenti dei rispettivi paesi si è svolto venerdì scorso a Bologna, dopo un altro fine settimane avaro di soddisfazione per i club italiani a livello europeo. Anche il tecnico del Treviso, Franco Smith, reduce dalla pesante sconfitta in Heineken Cup contro Ospreys, si è detto favorevole all'ingresso nella Magners League.
Un'ipotesi, sostenuta anche dal Ct italiano Nick Mallett, che piace al direttore del campionato celtico, David Jordan. "Il nostro campionato ha sempre detto che avrebbe preso in seria considerazione ogni progetto degli italiani - le parole di Jordan -. Ma fino a quando non riceveremo una proposta concreta e dettagliata, non saremo in grado di prendere alcuna decisione. Anche perchè ci sono una serie di dettagli, non ultimi i calendari, i costi e diritti commerciali e televisivi, che devono essere presi in considerazione".
Secondo le indiscrezioni riportate dal Times, l'Italia vuole iscrivere almeno quattro squadre alla Magners League, da scegliere o in base ai risultati sportivi oppure alla locazione geografica. In realtà però la Fir, e il presidente Giancarlo Dondi ne ha già parlato con i dirigenti dei club del Super 10, starebbe più concretamente pensando a due selezioni, una delle quali potrebbe essere la Nazionale 'A', ovvero quello dei rincalzi. Appare infatti difficile far tornare in Italia, per giocare appunto nelle selezioni, gente come Sergio Parisse che a Parigi, nello Stade Francais, guadagna 700mila euro all'anno.
Tra i problemi ancora da risolvere quello principale riguarda il calendario: ogni campionato deve fermarsi per almeno dieci settimane per gli impegni delle rispettive nazionali, e altre nove settimane sono dedicate alla Coppa Europa Heineken, la Champions del rugby. In questo modo rimarrebbero solo 26 settimane per il campionato, troppe poche. "Da parte nostra c'è la massima volontà di ascoltare la proposta, ma per il momento non possiamo dare alcuna garanzia, se non la totale disponibilità", ha ribadito Jordan.