Scozia, c'è Murray contro l'Italia. Lite Inghilterra-Galles

Rugby
Diramata la lista dei convocati per la sfida Scozia-Italia di sabato. Il ct Hadden ritrova Murray
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SEI NAZIONI. Annunciato il XV che sabato affronterà gli azzurri nella 3a giornata. Il capitano dell'Edimburgo rientra dopo l'infortunio alla costola. Gli inglesi, intanto, accusano i 'cugini' di aver fatto pressioni all'arbitro nel match del 14 febbraio

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Il commissario tecnico della nazionale scozzese, Frank Hadden, ha comunicato il XV che sabato prossimo affronterà l'Italia a Murrayfield nella terza giornata del Sei Nazioni di rugby. Due le novità rispetto alla squadra che è stata sconfitta dalla Francia: Alastair Kellock, che sostituirà Jim Hamilton (alle prese con un problema alla spalla), ed Euan Murray (capitano dell'Edimburgo) costretto a saltare le prime due partite a causa di un infortunio alla costola. "Abbiamo avuto un approccio decisamente coraggioso la scorsa settimana a Parigi, - ha dichiarato Hadden - contro l'Italia dovremo fare lo stesso".

Questo il XV titolare nel dettaglio:
15 Hugo Southwell (Edinburgo), 14 Simon Danielli (Ulster), 13 Max Evans (Glasgow Warriors), 12 Graeme Morrison (Glasgow Warriors), 11 Thom Evans (Glasgow Warriors), 10 Phil Godman (Edinburgo), 9 Mike Blair (Edinburgo, capitano), 8 Simon Taylor (Stade Francais), 7 John Barclay (Glasgow Warriors), 6 Alasdair Strokosch (Gloucester), 5 Alastair Kellock (Glasgow Warriors), 4 Jason White (Sale Sharks), 3 Euan Murray (Northampton Saints), 2 Ross Ford (Edinburgo), 1 Allan Jacobsen (Edinburgo).

In panchina:
16 Dougie Hall (Glasgow Warriors), 17 Alastair Dickinson (Gloucester), 18 Kelly Brown (Glasgow Warriors), 19 Scott Gray (Northampton Saints), 20 Chris Cusiter (Perpignan), 21 Chris Paterson (Edinburgo), 22 Nick De Luca (Edinburgo).

Il Galles ha fatto pressioni sull'arbitro della partita con l'Inghilterra, che si è giocata a Cardiff il 14 febbraio. E' più o meno questa la denuncia partita proprio dagli inglesi, battuti dieci giorni fa nel secondo turno del Sei Nazioni dai campioni in carica (finì 23-15). A farsi 'portavoce' di questa denuncia è stato Brian Smith, coach dei trequarti della Nazionale di Martin Johnson. Per Smith l'arbitro sudafricano Jonathan Kaplan "è stato chiaramente sottoposto a una massiccia pressione dal Galles" giudicando dalla "sua condotta generale durante la partita e il modo in cui si è rivolto ai nostri giocatori prima della partita negli spogliatoi". Qualche dubbio e' stato espresso anche dal capitano dell'Inghilterra, Steve Borthwick, che ha anche considerato l'arbitraggio parziale: "Ad un certo punto ho chiesto al direttore di gara: 'Cosa sta succedendo?'.

Questo perché vedeva delle cose che io invece non vedevo. Spero che Craig Joubert nella partita con l'Irlanda arbitrerà in modo equilibrato, con la stessa interpretazione negli 80 minuti". Gli inglesi fanno evidentemente riferimento al colloquio avvenuto prima della gara tra Kaplan e Warren Gatland, coach del Galles. Proprio quest'ultimo ha voluto ovviamente smentire qualsiasi tipo di pressione: "Parlare con l'arbitro è una cosa normale- ha detto Gatland- E quando lo staff di un'altra squadra non fa la stessa cosa ci sorprende. E' stata una breve chiacchierata, 10 minuti circa, tra un allenatore e un arbitro. Secondo la mia esperienza internazionale, questi colloqui possono rivelarsi preziosi, è importante anche avere l'opinione di un arbitro su come giocare durante una partita. Se gli inglesi pensano di non poter ottenere nulla da questi colloqui e' forse perché mancano un po' di esperienza". Durante la partita Kaplan ha dato due cartellini gialli agli inglesi Mike Tindall e Andy Goode.