Emozioni a San Siro: Italia-All Blacks 6-20. Gli highlights
RugbyLa Nuova Zelanda batte gli azzurri, ma a Milano vince soprattutto lo spettacolo. I flash per gli All Blacks, l'ovazione per l'ingresso dell'Italia, il silenzio durante la Haka. Poi la battaglia. GUARDA LE AZIONI SALIENTI DEL MATCH
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Gli All Blacks espugnano San Siro e questo forse si sapeva già. Ma la grinta e il cuore azzurro non erano scontati. Una buona Italia è stata sconfitta 6-20 dalla Nuova Zelanda tra gli applausi degli ottantamila di San Siro. Tante volte si è detto o scritto che l'Italrugby, pur perdendo, ci ha messo voglia e cuore. Mai come stavolta si può sentenziare che gli azzurri, sconfitti 20-6 dalla Nuova Zelanda in un San Siro stracolmo, meritano l'onore delle armi e pubbliche congratulazioni. Una grande squadra, finalmente, con la testa in campo dal primo all'ultimo minuto, capace di svilire il gioco degli All Blacks e di terminare a testa bassa a pochi centimetri da quella marcatura che avrebbe ampiamente meritato. Trascinati dal tifo di San Siro, gli azzurri hanno disputato una grandissima gara, subendo dai mitici rivali una sola meta (di Ellison al 26') e cinque punizioni di McAlister. I punti per l'Italia, che all'intervallo era sotto per 14-3, sono arrivati da due piazzati di Gower, uno per tempo. Cartellino giallo, nella ripresa, a Garcia (3') e Tialata (38').
Memorabile invece l'atmosfera respirata a Milano. Migliaia i flash all'ingresso in campo degli All Blacks. Un'ovazione per gli azzurri, da pelle d'oca come l'inno di Mameli cantato dall'intero stadio. Poi il solenne silenzio durante l'inno neozelandese e la Haka, che gli azzurri hanno osservato senza fare una piega e il pubblico ha applaudito. Dopo la festa è però iniziata la battaglia. Ora Parisse e compagni torneranno in campo tra una settimana, a Udine, per affrontare i campioni del mondo dell'Australia; sabato 28, ad Ascoli, ultimo test-match con Samoa.
LE FOTO DEGLI ALL BLACKS ALL'ARENA DI MILANO
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Gli All Blacks espugnano San Siro e questo forse si sapeva già. Ma la grinta e il cuore azzurro non erano scontati. Una buona Italia è stata sconfitta 6-20 dalla Nuova Zelanda tra gli applausi degli ottantamila di San Siro. Tante volte si è detto o scritto che l'Italrugby, pur perdendo, ci ha messo voglia e cuore. Mai come stavolta si può sentenziare che gli azzurri, sconfitti 20-6 dalla Nuova Zelanda in un San Siro stracolmo, meritano l'onore delle armi e pubbliche congratulazioni. Una grande squadra, finalmente, con la testa in campo dal primo all'ultimo minuto, capace di svilire il gioco degli All Blacks e di terminare a testa bassa a pochi centimetri da quella marcatura che avrebbe ampiamente meritato. Trascinati dal tifo di San Siro, gli azzurri hanno disputato una grandissima gara, subendo dai mitici rivali una sola meta (di Ellison al 26') e cinque punizioni di McAlister. I punti per l'Italia, che all'intervallo era sotto per 14-3, sono arrivati da due piazzati di Gower, uno per tempo. Cartellino giallo, nella ripresa, a Garcia (3') e Tialata (38').
Memorabile invece l'atmosfera respirata a Milano. Migliaia i flash all'ingresso in campo degli All Blacks. Un'ovazione per gli azzurri, da pelle d'oca come l'inno di Mameli cantato dall'intero stadio. Poi il solenne silenzio durante l'inno neozelandese e la Haka, che gli azzurri hanno osservato senza fare una piega e il pubblico ha applaudito. Dopo la festa è però iniziata la battaglia. Ora Parisse e compagni torneranno in campo tra una settimana, a Udine, per affrontare i campioni del mondo dell'Australia; sabato 28, ad Ascoli, ultimo test-match con Samoa.
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